Sab, 23 Set, 2023

Un "tappeto" di cartelli rossi e mani in alto per dire "stop" alla violenza sulle donne

Flash mob dell'Istituto Comprensivo, ieri mattina in piazza Boschiassi

 Oltre 200 alunni dell'Istituto Comprensivo ieri mattina, 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne, hanno unito la loro voce a quella che si è alzata da tutto il mondo per dire "no" e combattere tutti insieme questa guerra mai dichiarata, che non deve essere una battaglia di genere, ma di tutti, contro la violenza sulle donne.

Piazza Boschiassi si è riempita delle parole dei ragazzi e si è colorata di cartelli rossi, ciascuno con una frase contro la più diffusa violazione dei diritti umani.

Con i ragazzi, in piazza oltre la dirigente scolastica, Giuseppa Muscato, e le insegnanti che hanno coordinato l'iniziativa, ribadendo con il loro impegno il senso morale e di responsabilità educativa della scuola, l'assessore alle Pari Opportunità, Gerlando Bontà, la vicesindaca Giuliana Aghemo, l'assessore Sefano Sergnese, il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Isabella, i consiglieri Alice Russello, Salvatore Messina ed Endrio Milano, il membro della CPO, Angela Grimaldi, la mini sindaca del CCRR, Paola Simoniello e una rappresentaza di Carabinieri e Polizia Locale.

«Essere qui oggi, in questa giornata particolare - ha esordito Bontà - è fondamentale perchè purtroppo, anche se in tutto il mondo si stanno facendo passi in avanti per superare questo terribile fenomeno, ancora nel 2022 c'è da combattere. Siamo qui ancora una volta per dire "no" a questa violenza che si perpetra ogni giorno a danno delle donne, come purtroppo quotidinamente apprendiamo dai media. Violenza che sconvolge la società. Il messaggio che vogliamo lanciare come Amministrazione comunale insieme a voi ragazzi, alla Arma dei Carabinieri, alla Polizia Locale è il nostro "no" e l'aiuto che vogliamo dare a chi purtroppo, la subisce, e si chiude senza denunciare. Le Istituzioni ci sono e sono pronte a stare al vostro fianco».

All'intervento ell'assessore è poi seguito un minuto di silenzo, propposto dalla irigente Muscato per ricordare e commemorare il sacrificio delle 104 donne che dall'inizio dell'anno sono state uccise. Poi ha ribadito l'importanza del ruolo della scuola che ha come fine principale proprio la formazione delle nuove generazioni «è quindi doveroso essere qui oggi. Rispettare significa non offendere il compagno, la compagna. Significa non creare barriere. Il lavoro che deve essere fatto è la comprensione delle persone, il rispetto per evitare problemi psicologici e la violenza psicologica è più drammatica di quella fisica. Quando c'è un problema bisogna parlarne prima di tutto con i genitori, con i docenti che sono il vostro punto di riferimento. Parlare significa anche chiedere aiuto. Non dovete mai stare soli».

E ha ancora aggiunto rivolta ai ragazzi «non possiamo mai interpretare come amore, qualcosa che non lo è veramente, e la violenza non lo è mai. Fatevi consigliare, non abbiate paura, sono fasi della vita che bisogna attraversare, ma bisogna soprattutto avere quella serenità interiore per essere felici. Quella di oggi è una giornata importantissima per riflettere, ma soprattutto per cominciare a costruire oggi quello di cui abbiamo bisogno, di cui tutte le donne hanno bisogno».

I ragazzi hanno poi letto tantissimi pensieri e riflessioni che sono stati affissi sotto i Portici di Palazzo Mosca e sono un monito per tutti per costruire una società senza discriminazioni, senza gap di genere. Più giusta e rispettosa. 

 

 

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