Accade a Leini alla lavanderia Pautass, dove la regola, da quanto denunciano i dipendenti, sono turni massacranti e nessun diritto
Le lavoratrici della Lavanderia Pautass di strada Fantasia 93 a Leinì da ieri sono in stato di agitazione.
Motivo? Sono senza stipendio da maggio e senza plausibile spiegazione e non ha neppure risposto alle richieste del sindacato.
Le lavoratrici denunciano, inoltre, le loro condizioni di lavoro fatte di turni massacranti fino a 12 ore 6 giorni a settimana (ben oltre le poche ore contrattuali), ritmi e carichi sempre più alti, non rispetto della sicurezza, discriminazioni e comportamento antisindacale, licenziamenti illegittimi, non pagamento del TFR ed altre spettanze finali.
Per reagire a questa situazione di sfruttamento le lavoratrici sono scese in sciopero per chiedere il pagamento dell’ultimo stipendio per tutti i lavoratori, spinte dalla necessità di pagare le spese per la casa, gli alimenti, le bollette.
E, di fronte a questa legittima azione di protesta, l’azienda ha minacciato di licenziarle poi impedendo loro di rientrare al lavoro, mentre un dipendente iscritto al sindacato è stato ingiustamente licenziato e prosegue l'ostracismo verso chi ha partecipato allo sciopero.
«Come sindacato, abbiamo già comunicato all’azienda le richieste delle lavoratrici - fa sapere il Sindacato Intercategoriale Cobas Torino - ossia - pagamento dell’ultimo stipendio, ripresa del lavoro per i lavoratori cui è impedito perché hanno fatto sciopero, un incontro in sede sindacale per discutere la risoluzione di tutte le altre problematiche lavorative».
Ora le lavoratrici della lavanderia Pautass chiedono la solidarietà di tutti i lavoratori perchè «solo uniti si può vincere».