All'iniziativa hanno partecipato PD, Articolo Uno, Anpi e Libera
Tornando sui banchi questa mattina i bambini e i ragazzi di Leini avranno certamente notato un garofano rosso sui cancelli delle loro scuole e forse si saranno anche chiesti il perchè di quel fiore.
Quel fiore è stato portato sabato scorso, 19 novembre, dagli iscritti del Circolo PD che anche quest'anno, insieme ad Anpi, Articolo Uno e Libera, ha aderito all'iniziativa "Un fiore per Vito" per ricordare il diciasettenne Vito Scafidi che nella sua scuola, il liceo "Darwin" di Rivoli perse la vita per il crollo della controsoffittatura della sua aula. La scuola dovrebbe essere luogo di formazione e mai di morte o ferimento.
In questa edizione, la settima Giornata per la sicurezza nelle scuole (prevista domani, martedì 22 novembre), i partecipanti hanno girato per la città raggiungendo i vari plessi scolastici in bicicletta e hanno apposto ai cancelli di ingresso delle scuole un garofano rosso non solo come simbolo del passaggio, ma anche per ricordare Vito Scafidi, gli studenti e studentesse della Casa dello Studente de l’Aquila e dei bambini e delle bambine di San Giuliano di Puglia.
«Sono estremamente soddisfatto dell’esito di questa iniziativa per l’importante partecipazione e per l’adesione da parte dell’Anpi , Articolo Uno
e Libera e pertanto voglio ringraziare i referenti delle associazioni che hanno aderito e i referenti politici che hanno deciso di intraprendere con noi questo percorso - commenta Luca Torella, segretario dem del Circolo leinicese -. Un percorso che vuole continuare a sensibilizzare e a mettere al centro del dibattito pubblico e politico la questione della sicurezza scolastica e degli investimenti senza, a mio avviso, dimenticare il tema della sicurezza del costruito».
E conclude: «La scuola deve essere il luogo dove le famiglie lasciano i loro figli con la finalità di costruirsi un percorso che guardi al futuro, ed esse non devono avere il timore che qualcosa possa accadere all’interno delle strutture stesse. Il tema della sicurezza nelle scuole non riguarda solo strettamente gli studenti e le studentesse ma anche i lavoratori e lavoratrici che tuti i giorni vivono e fanno vivere i plessi scolastici».