Trasporto organizzato al volo per ovviare ai disagi. Ma le norme sono state rispettate?
Lunedì 13 settembre tutti erano pronti per riprendere la scuola: insegnanti al loro posto nelle classi, personale scolastico preparato per assolvere alle varie disposizioni anti Covid, bambini vestiti di tutto punto e muniti di libri e quaderni, genitori emozionanti nel vedere i propri pargoli diventare più grandi e affrontare una nuova avventura.
In verità non proprio tutti erano pronti.
A dare forfait in questo primo giorno di scuola è stato lo scuolabus, che ha lasciato a piedi i bambini che attendevano il pulmino per raggiungere la le loro classi. Creando qualche problema a quei genitori che si preparavano a salutare i propri ragazzi per poi andare a lavorare.
«Si è verificato un contrattempo - spiegano da Palazzo - Purtroppo la batteria del mezzo si è scaricata, e quindi il pulmino non è partito. Vista la situazione, però, e per non perdere tempo prezioso, dopo aver avvertito la ditta preposta, sindaco e personale del Comune si sono messi in azione, utilizzando anche il Doblò comunale, per raccogliere tutti i bambini e permettere che arrivassero in tempo alle lezioni».
Disagi limitati, quindi. Anche se il dubbio che il trasporto organizzato al volo per ovviare al guasto del pulmino abbia rispettato le norme per il trasporto di bambini, e quelle aggiuntive legate alla pandemia, a qualche genitore è rimasto.
Foto di Cristiano Cravero