Saranno dislocate in otto arnie e attraverso l'analisi del miele sarà possibile monitorare l'ambiente
Che le api abbiano un fondamentale legame con l'ambiente e con la sua salubrità, è cosa nota da tempo. Non solo nei loro spostamenti di fiore in fiore contribuiscono al trasporto del polline e si fanno veicolo della fecondazione delle piante da cui dipende il 90% di tutte le specie di piante da fiore presenti sulla Terra svolgendo quindi una funzione strategica per la conservazione della flora e il mantenimento della biodiversità.
La salute delle api, quindi, consente di avere informazioni sullo stato di salute dell'ambiente in cui vivono e lavorano e sono ottimi indicatori biologici.
Proprio a questo proposito l'aeroporto "Gugliemo Marconi" di Bologna, ha scelto come sentinelle della qualità dell'aria intorno allo scalo 100 mila api dislocate in otto arnie posizionate intorno alla struttura. Qualità che sarà controllata attraverso l’analisi del miele prodotto dalle stesse api. Il sistema di biomonitoraggio utilizzerà l’attività di micro-prelievo che ogni ape bottinatrice fa ogni giorno sui fiori e sulle piante e periodicamente gli alveari verranno analizzati in laboratorio insieme alle api, al miele e al polline.
E già dai prossimi giorni lo scalo bolognese inizierà la divulgazione e la promozione dell'iniziativa di biomonitoraggio con il supporto degli studenti dell'Università cittadina per far comprendere a tutti - personale e passeggeri - quanto le api siano fondamentali per l'ecosistema
Il progetto è realizzato grazie al lavoro congiunto della società ERGO Consulting srl (società spin-off dello stesso aeroporto), del gestore aeroportuale AdB, del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari (DISTAL) dell’Alma Mater e del Conapi-Mielizia (Consorzio Nazionale Apicoltori) che mette a disposizione le arnie e le api ed effetuerà i prelievi di campioni di siero e miele.