«Il ciclo mestruale non è un lusso, gli assorbenti sono beni di prima necessità dei quali le donne non possono fare a meno»
Ieri è stata approvata la manovra di bilancio e, tra le tante novità, una primeggia sulle altre: la diminuzione dell’Iva dal 22% al 10% sui prodotti per l’igiene femminile (in particolare assorbenti, tamponi, copette, etc.). La riforma è particolarmente importante data l’enorme influenza che ha su tutta la popolazione femminile.
Erano anni che fuori e dentro la Camera si susseguivano iniziative al grido de “le mestruazioni non sono un lusso” e, adesso, il Governo sembra averlo capito.
Sono state varie le forze politiche e del mondo civile che si sono impegnate a favore di una nuova tassazione di questi prodotti e, tra tutti, non si può che ricordare la prima firmataria: Vincenza Bruno Bossio, deputata del Partito Democratico, che ha dichiarato:
«Finalmente l’odiosa tampon tax è stata tagliata nella legge di bilancio! È una misura per la quale mi batto da inizio legislatura, insieme al PD, con la proposta di legge depositata a novembre 2018 a mia prima firma insieme alla collega Chiara Gribaudo. Il ciclo mestruale non è un lusso, gli assorbenti sono beni di prima necessità dei quali le donne non possono fare a meno. Continueremo a sostenere la campagna finché lo stop alla tassa non diventerà realtà questo taglio non è solo economico ma anche simbolico verso temi che per troppo tempo sono stati considerati un tabù o uno stigma sociale»
La legge dovrebbe diventare effettiva da gennaio 2023.