La scuola ha infatti aderito, insieme alle altre 1.600 in Italia all'iniziativa "Azione contro la fame"
Quattrocento alunni dell'Istituto Comprensivo di Caselle si metteranno in marcia il 22 maggio prossimo per sconfiggere la fame nel mondo. L'Istituto della città dell'aeroporto ha infatti aderito all’iniziativa “Azione contro la fame” per raccogliere fondi da devolvere ai paesi bisognosi.
La malnutrizione nel mondo sta registrando una crescita esponenziale ed direttamente collegata ai conflitti, alle carestie, ai disatri naturali e al mancato rispetto dei diritti umani. Le vittime principali sono sempre i più fragili: la popolazione civile ed in particolare proprio i bambini.
"Azione contro la fame" è un'organizzazione umanitaria internazionale attiva in 55 Paesi per salvare la vita dei bambini malnutriti e rafforzare la resilienza delle famiglie con cibo, acqua, salute e formazione. «Guidiamo con determinazione la lotta globale alla fame, introducendo innovazioni che creano progresso, lavorando in collaborazione con le comunità locali, mobilitando persone e governi, per realizzare un cambiamento sostenibile. Ogni anno aiutiamo 28 milioni di persone».
L'Istituto Comprensivo di Caselle è una delle oltre 1.600 le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo e di secondo grado che hanno scelto di aderire all'evento di sensibilizzazione e di sport che, sin dalla sua nascita, ha coinvolto in tutto il mondo più di 9 milioni di studenti in circa 67.500 scuole. E' il progetto didattico, sportivo e solidale più grande al mondo, patrocinato, anche quest’anno (è la IXª edizione in Italia), dal CONI.
Intanto, in attesa della "marcia", gli studenti casellesi, nelle scorse settimane, hanno effettuato con l’organizzazione un percorso didattico di sensibilizzazione in aula, durante il quale sono state illustrate le cause strutturali e le conseguenze della fame, una piaga contemporanea che colpisce oltre 783 milioni di persone nel mondo, grazie anche ad un kit didattico di educazione civica fornito dall’organizzazione, che quest’anno ha come Paese-focus il Bangladesh. A questa prima fase di formazione, i ragazzi si mobilitano per diventare parte attiva del progetto: attraverso il “passaporto solidale”, coinvolgono genitori, nonni, vicini di casa e amici sulle tematiche affrontate in classe cercando di ottenere dalle persone sensibilizzate "promesse di donazione" per ogni giro che lo studente si impegnerà a percorrere il giorno della corsa.
Va ricordato che Il 24 maggio 2018 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato all’unanimità la Risoluzione 2417 sulla protezione dei civili, che riconosce il legame tra conflitto e fame e classifica l’uso della fame come arma di guerra. E' un crimine di guerra, ma ciò nonostante continua ad essere utilizzato. Lo sa bene Azione impegnata in condizioni difficilissime sulla Striscia di Gaza dove ci sono migliaia di sfollati e la metà sono proprio bambini e il livello di emergenza è salito ai massimi livelli.
