Ieri martedì 11 febbraio è stata la 2ª "Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza”, un'niziativa lanciata nel 2015 con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica e promuovere l'equità di genere nei settori scientifici e tecnologici.
Nonostante i progressi compiuti nel corso degli anni, il cammino verso una reale parità continua a essere ostacolato da retaggi culturali e barriere sistemiche. Le donne hanno lottato a lungo per accedere al mondo della scienza, affrontando sfide che, solo pochi decenni fa, sembravano insormontabili. Negli anni della Seconda Guerra Mondiale, quando molti uomini erano al fronte, le donne furono reclutate in massa per occupare ruoli tradizionalmente riservati agli uomini, come ingegneria e matematica. Tuttavia, anche in quel periodo cruciale, il loro contributo era spesso sottovalutato e considerato un'eccezione piuttosto che una norma.
L'accesso delle donne all'istruzione è stato a lungo limitato. Fino alla fine del XIX secolo, le università italiane erano inaccessibili per le donne, e solo le più fortunate, come Elena Lucrezia Corner Piscopia, la prima laureata al mondo all'Università di Padova nel 1678, riuscirono a oltrepassare queste barriere. Con il passare dei secoli, figure come Laura Bassi, la prima donna a ottenere una cattedra universitaria nel XVIII secolo, hanno aperto la strada a molte altre.
Oggi, le giovani donne sono sempre più incoraggiate a intraprendere carriere scientifiche, ma la realtà è che meno del 30% delle ricercatrici riesce a raggiungere posizioni di vertice. Questo fenomeno, noto come "soffitto di vetro" rappresenta una barriera invisibile che ostacola il progresso professionale delle donne, nonostante non vi siano ostacoli espliciti o facilmente identificabili.
Il divario di genere, ereditato da un passato non così lontano, continua a influenzare il presente. Tuttavia, l'aumento del numero di donne in ambiti come la scienza, la politica e lo sport offre finalmente modelli di riferimento per le giovani generazioni, contribuendo a cambiare la percezione delle capacità femminili.
Riconoscere il ruolo fondamentale delle donne nella scienza è essenziale per costruire un futuro migliore per tutti. La Giornata Internazionale delle Donne e delle Ragazze nella Scienza, istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, è un'opportunità per promuovere il pieno ed equo accesso e la partecipazione delle donne nella scienza.
Per colmare il divario di genere, è necessario rompere gli stereotipi, sostenere il progresso delle donne attraverso programmi mirati e creare ambienti inclusivi. Solo attraverso politiche e azioni concrete sarà possibile garantire l'inclusione, la diversità e l'equità nel mondo scientifico, permettendo così alle donne e alle ragazze di contribuire pienamenteal progresso della società.
