Dopo una serie di episodi di microcriminalità che hanno colpito negli ultimi mesi la città – tra cui furti nella scuola media Carlo Levi, un’effrazione in Municipio, l’esplosione della saracinesca di un tabaccaio e atti vandalici su auto in sosta – il gruppo consiliare Uniti per Cambiare Borgaro ha chiesto ufficialmente la convocazione di un tavolo tecnico sulla sicurezza che coinvolga maggioranza, opposizione e Forze dell’Ordine.
Secondo l’opposizione, non si tratta di episodi isolati ma di un problema strutturale, che compromette la serenità dei cittadini e l’immagine del territorio. «Non possiamo più limitarci a minimizzare – si legge nella nota del gruppo –. Serve un confronto istituzionale serio, senza colori politici, per individuare misure concrete di prevenzione e controllo».
Proposta che non trova il favore del sindaco Claudio Gambino, che replica duramente: «Non sanno neanche di che cosa parlano. I Tavoli per la Sicurezza non si costituiscono con l’opposizione, ma – qualora ce ne fosse bisogno – li organizza il Sindaco con le Forze dell’Ordine e la Prefettura. Nel nostro caso specifico non ritengo che ci sia la necessità di questo Tavolo, ma mi rendo conto che il gruppo consiliare Uniti per Cambiare prova a darsi visibilità, visto che non riesce ad ottenere attenzione da parte dell’opinione pubblica cittadina.»
Il sindaco invita inoltre a non strumentalizzare politicamente i fatti di cronaca: «Ritengo che i Carabinieri potranno risalire ai responsabili attraverso il lavoro e le indagini che stanno facendo. Sono fatti eccezionali sui quali è bene lasciare lavorare le Forze dell’Ordine senza che la politica provi a strumentalizzare».
Intanto, resta alta l’attenzione dei cittadini, che chiedono maggiori garanzie per la sicurezza di scuole, attività commerciali e spazi pubblici.