Per il Caselle Volley la stagione che inizierà il prossimo autunno sarà un po' l'"anno zero" della società. Dopo la retrocessione della prima squadra dalla B2 femminile, la dirigenza ha scelto di ripartire da un progetto ambizioso che non punti più sulla prima squadra, ma sul settore giovanile per far nascere e crescere talenti.
Una scelta di percorso e una filosofia che nascono dal fortunato incontro della società rossoblu con il notissimo ed esperto allenatore prima a livello regionale e poi nazionale, Maurizio Venco. E' quanto è emerso sabato scorso, 20 luglio, durante la conferenza stampa di presentazione della stagione, che si è tenuta nella sede dell'azienda De Santo di Borgaro, da anni uno dei maggiori sponsor della società sportiva casellese, alla presenza del presidente Alberto Nogarotto e del direttore sportivo Andrea Bonino.
Nel presentare il progetto Venco ha subito chiarito di non volersi mescolare alla "giungla" della compravendita delle giocatrici più giovani e promettenti soprattutto a livello fisico, ma iniziare un percorso «che attraverso un sistema di lavoro permetta di curare al meglio ogni singola atleta portandola a dare il massimo. Quello che vogliamo fare è mettere le ragazze nella condizioni di esprimere tutto il loro potenziale. Lavorando in questo modo e offrendo alle atlete gli strumenti giusti, l'attenzione e la cura siamo convinti che i risultati arriveranno e nel giro di tre o quattro anni potremo portare un paio di giocatrici in serie A».
Un lavoro costante, a piccoli passi e senza sosta, insomma come è avvenuto con la società di Sassuolo, dove Venco è riuscito a lanciare 5 giocatrici arrivate in serie A1 e A2, citata ad esempio. Caselle è un territorio diverso e la società riparte dalla serie C di livello regionale, ma vuole riprodurre in piccolo il modello di Sassuolo, investendo molto sullo staff con tante figure che affiancheranno il primo allenatore Venco, che saranno impegnati non solo nella preparazione atletica, ma anche nella cura dell'alimentazione.
«Le ragazze, ne abbiamo visionato una sessantina (in tente hanno bussato alla porta del Caselle Volley per un provino ndr) e scelte 15 per la prima squadra - ha aggiunto Bonino - tutte nuove tranne una, dovranno collaborare con la società facendo un gioco di squadra senza inseguire "facili carriere". Ci sono tanti talenti dimenticati in giro ed è bello andare a scoprire giocatrici in Prima Divisione o nelle panchine di squadre di serie C e D».
Il problema di Caselle è e resta la carenza di impianti sportivi: due sole palestre da dividere tra tante associazioni. Più volte si è parlato di un palazzetto dello sport - struttura presente ormai in quasi tutti i Comuni - senza arrivare mai alla presentazione neppure di un progetto di massima. Eppure servirebbe, non solo per dare risposte concrete, o meglio spazi, alle società sportive cittadine, ma anche per lanciare la città in più prestigiosi circuiti di gara.
Il presidente Nogarotto ha anche ricordato «crediamo nei giovani e cerchiamo di farli appassionare allo sport per questo abbiamo messo in campo il progetto "Io ci provo" e portato una campionessa mondiale di pallavolo, Paola Cardullo, a raccontare i suoi inizi agli alunni della scuola primaria di Borgaro e da settembre ripeteremo l'esperienza anche a Caselle Torinese ed in altre classi di Borgaro».
