Le otto regole per avere un risultato certo
L’ipertensione arteriosa è il principale fattore di rischio cardiovascolare a livello mondiale per morbilità e mortalità. La misurazione dei valori pressori rappresenta il punto cardine per la diagnosi e la terapia.
Ma come si misura correttamente?
1. Devono essere utilizzati solo dispositivi validati secondo un protocollo prestabilito.
2. Posizionare il centro della camera gonfiabile al di sopra del polso dell'arteria brachiale nella fossa antecubitale. L'estremità inferiore del bracciale dovrebbe essere posizionata 2-3 cm sopra la fossa antecubitale. A conferma del corretto posizionamento, nella sua parte superiore e inferiore del manicotto deve facilmente potersi inserire un dito.
3. L’ambiente intorno deve essere tranquillo e con temperatura confortevole. Non fumare, non assumere caffeina, cibo e non effettuare esercizio fisico per 30 minuti prima della misurazione.
4. Rimanere seduti e rilassati per 3-5 min.
5. Non parlare durante le misurazioni.
6. La postura è importante: è necessario sedersi su una sedia con schienale. Le gambe non vanno incrociate ed i piedi devono essere appoggiati sul pavimento.
7. Il braccio deve essere scoperto e appoggiato sul tavolo, a livello del cuore.
8. Effettuare 3 misurazioni cliniche (2 se sono valori normali) con intervallo di 1 minuto tra le letture. Considerare la media delle ultime 2 letture
Quali sono gli obiettivi di pressione da raggiungere?
120-129 mmHg (sistolica) e 80-84 mmHg (diastolica) per gli under 65 e 130-139 mmHg e 85-89 per gli over 65, tenendo conto della tollerabilità del trattamento, del grado di indipendenza e della fragilità dei pazienti e delle comorbilità.
Infine una curiosità: lo sfigmomanometro a mercurio fu inventato da Scipione Riva-Rocci, medico “condotto” (oggi lo chiameremmo medico di famiglia) nato ad Almese nel 1863.
