Colpisce circa il 15-20% dei pazienti colpiti da asma o BPCO
ACOS, è una sindrome poco conosciuta, ma più frequente di quanto si pensi con picchi del 50% negli over70. È dovuta ad una sovrapposizione dell’asma con la BPCO (broncoPneumopatia Cronica Ostruttiva) ed è caratterizzata da una limitazione persistente al flusso aereo con alcune caratteristiche tipiche dell’asma e della BPCO.
La sindrome ACOS interessa circa il 15-20% dei pazienti affetti da asma o BPCO. La spirometria è essenziale per la valutazione dei pazienti con sospetta malattia cronica delle vie aeree. Essa deve essere eseguita durante la prima visita o la successiva, se possibile prima e dopo un trattamento. Conferma immediata o esclusione della diagnosi di limitazione cronica al flusso aereo potranno evitare inutili prove di trattamento o ritardi nell’avvio di altre analisi.
La spirometria conferma la limitazione cronica del flusso aereo, ma è di minor utilità nella distinzione tra asma con ostruzione fissa del flusso aereo, BPCO e ACOS. In questi casi una valutazione specialistica pneumologica è fondamentale.
Alla luce di quando detto, è necessario superare il concetto di asma e BPCO come condizioni separate, ma bisogna ricordarsi che talvolta le due patologie coesistono. E ciò comporta un maggior numero di riacutizzazioni, una bassa qualità della vita, un più rapido declino della funzione polmonare, un maggior numero di ospedalizzazioni ed una più alta mortalità rispetto a pazienti affetti “solo” da asma o BPCO.
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