Nessun bambino resterà escluso dal tempo pieno: il Comune scende in campo e investe nuove risorse per garantire le 40 ore settimanali a tutti gli alunni delle future classi prime della scuola primaria “Sandro Pertini”. Una decisione concreta, presa in risposta alle richieste di numerose famiglie, soprattutto con entrambi i genitori lavoratori, che temevano di non poter accedere a un’offerta scolastica compatibile con le esigenze quotidiane.
Tutto parte a giugno: l’Istituto Comprensivo pubblica la graduatoria per le classi prime del 2025-2026, ma l’Ufficio Scolastico Regionale assegna solo due sezioni a tempo pieno (40 ore) e una a tempo ridotto (27 ore). Una scelta che obbliga la scuola a selezionare gli alunni tramite una graduatoria interna, seguendo criteri approvati dal Consiglio di Istituto.
Come già accaduto in passato, la scuola si è attivata per garantire almeno 36 ore settimanali, coprendo quattro pomeriggi su cinque grazie a progetti di ampliamento dell’offerta formativa. Ma la richiesta di tempo pieno era forte e diffusa, e la copertura incompleta ha acceso le proteste di alcune famiglie escluse.
«Fin dalla fase di formazione delle classi abbiamo lavorato per coprire l’intero orario pomeridiano – spiega la dirigente scolastica Veronica Di Mauro –. Grazie alla collaborazione con il Comune, possiamo ora assicurare a tutti i bambini l’accesso al tempo pieno completo».
Determinante, ancora una volta, l’intervento dell’Amministrazione Grassi. «Ci siamo fatti carico del problema – sottolinea la vicesindaca con delega all’Istruzione, Paola Borsello –. Abbiamo deciso di destinare ulteriori risorse dal bilancio comunale per garantire il quinto pomeriggio anche alla classe inizialmente assegnata alle 27 ore».
Ma l’accordo tra scuola e Amministrazione guarda già avanti: «Abbiamo condiviso l’esigenza di rivedere i criteri di assegnazione delle classi per il prossimo anno scolastico – spiegano Di Mauro e Borsello –. Il calo demografico e la crescente irrilevanza del tempo ridotto ci impongono di ripensare l’organizzazione».
Soddisfatto il sindaco Francesco Grassi: «Questa vicenda dimostra che la collaborazione tra istituzioni può fare la differenza. Abbiamo scelto di intervenire con tempestività e decisione, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Questa è la direzione giusta».

