“Vita e storia immaginaria sono la stessa cosa?". E' stato questo l’argomento centrale su cui si è aperto ieri, venerdì 10 maggio, l'appuntamento con Alessandro Barbero, il “super prof di storia” e storico italiano per eccellenza che ha incontrato giovani e meno giovani all’Auditorium del Salone del Libro, dedicato alla Storia Immaginaria con Giuseppe Laterza, seguendo il filone della Vita Immaginaria proposto da Annalena Benini.
Al centro dell'intervento il passato, raccontato da molti diversi punti di vista: dai testimoni e dai cronisti, dagli storici e dai romanzieri. Un viaggio lungo i secoli, tra avvenimenti e protagonisti, nello specchio della storia immaginaria. A eccezione per chi c’era, nessuno ha vissuto la storia in modo diretto: per conoscerla dobbiamo immaginarla grazie alle parole di chi la studia e la racconta.
«La storia è sempre fatta da due elementi che bisogna far stare insieme anche se in realtà sono come l’acqua e l’olio - ha spiegato Barbero -. Da una parte i fatti oggettivi, dall’altra i riflessi che provocano nella testa della gente. Il compito dello storico, quindi, è proprio quello di riportare sia i fatti oggettivi, sia i riflessi di questi nelle menti di chi li ha vissuti»
Barbero ha poi annunciato, in conclusione, l’uscita del suo prossimo libro che avrà per argomento la biografia di San Francesco e le tante storie diverse che hanno raccontato la sua vita.
Allo stand della casa editrice Barbero è stato accolto da una lunghissima coda almeno 70 metri. Tutti i suoi fan erano lì per il firmacopie di tutti i suoi libri.
«Il segreto per raccontare la storia? Essere appassionati, dire sempre la verità e in quelli che vengono ad ascoltarti, il desiderio di conoscenza» ha chiosato.
