"Il male esiste" è stato il tema dell'attessimo incontro di questa mattina, sabato 11 maggio, al Salone Internazionale del libro di Torino, in Sala Azzurrra, con il grande maestro del “true crime” Carlo Lucarelli, scrittore e giornalista emiliano intervistato dal collega Marco Maisano di fronte ad un pubblico numeroso.
Lucarelli e Maisano hanno dialogato partendo da alcune parole chiave, prima fra tutte "raptus". Una parola con cui spesso cerchiamo di giustificare l'omicidio ma secondo lo scrittore il raptus non esiste «l'omicidio scaturisce sempre dall’esplosione di un disagio, causato da un ambiente difficile, da una condizione medica o proprio dalla difficoltà di integrarsi» e anche il femminicidio parola cui ci siamo tristemente quasi abituati va usata a dovere perchè «sta a sottolineare un omicidio di genere, commesso contro una donna proprio perchè è donna».
Riconoscere il disagio delle persone serve proprio ad evitare i più tragici fatti di cronaca che sempre attirano perchè come ha sottolineato lo scrittore «il male affascina sempre e ancora di più se raccontato bene» ecco perchè il genere giallo, il noir in generale, è da sempre anche nell'editoria un settore in crescita.