"Messing Up! Once Upon a Tape in My Drower”, è il titolo dell'ultimo lavoro del torinese Max Ferrarini già disponibile su tutte le principali piattaforme digitali.
«E' un polveroso viaggio in un passato analogico con 10 canzoni inedite ritrovate frugando nei cassetti, alla ricerca di un varco temporale sul presente - spiega l'autore - fino a sbucare sulle piattaforme digitali in cui l’intelligenza artificiale mi ritrae sulla copertina di un disco che non c’è».
Ferrarini autore, compositore, musicista e interprete ha scritto molto per la storica band Bit Babolos, da lui fondata nel 1995 con il socio batterista e amico Oscar Malusa. Nel 1998 la band è ospite su Rai Uno e Max Ferrarini si presenta all’appuntamento con il grande pubblico scrivendo gli inediti “Stella Nel Cuore Del Cielo” e “Ci Sei Tu”. Successivamente il brano “Certi Ritmi”, scritto in collaborazione con gli altri membri della band, si aggiudica il premio speciale della commissione artistica al Castrocaro Web Festival.
Una carriera ricca di successi che vedono i Bit Babolos al fianco di artisti del calibro di Subsonica, Mau Mau, Mambassa, Fil Di Ferro e Davide Van De Sfros, fino a diventare testimonial per il Piemonte di Telethon , l'ente benefico che raccoglie fondi per la ricerca e la cura delle malattie genetiche rare.
Nel 2018 con i nuovi Bit Babols, Ferrarini è finalista al concorso “Sanremo Rock” sul palco del Teatro Ariston con il brano “Cerco Casa” e nel 2021, durante la pandemia, si dedica alla scrittura di diverse nuove canzoni e con la moglie Laura Ribet dà vita al progetto “SineSocks Duo” che ripropone i classici della musica cantautoriale italiana in chiave acustica, pubblicandoli con cadenza settimanale sul frequentatissimo canale Facebook “Uniti Contro il Virus”, dove i loro video semplici e scanzonati trovano un buon seguito e nello stesso periodo esce il singolo “Treblinka”, scritta durante il lockdown in occasione della Giornata Internazionale Della Memoria per le vittime dell’Olocausto.
Con un testo volutamente crudo ed esplicito, la canzone affronta il tema della Shoah raccontando le nefaste gesta del comandante nazista Kurt Hubert Franz. Il pezzo riscuote un successo del tutto inatteso, viene recensito positivamente sul quotidiano La Stampa che ne dà ampio risalto e l’ANPI che pubblica il videoclip sui propri canali ufficiali.
Il prolifico e impegnato cantautore non si ferma e nel 2022 escono i singoli “Nessun Reso” e “La Strada Gialla” i cui videoclip totalizzano un numero sorprendente di
visualizzazioni su YouTube, mentre nel 2023 esce “Il Motivetto”, realizzato in coppia con la moglie Laura Ribet con un video viene realizzato tra New York e
Washington durante una vacanza come la definiosce lui "molto musicale” negli USA, fino all'ultimo lavoro appena pubblicato sulle piattaforme digitali.
«Una raccolta di inediti che ho scritto e realizzato molti anni fa per poi riporli e anche dimenticarli all'interno di polverosi cassetti nel mio home studio - racconta Ferrarini -. Sullo scadere dello scorso anno mi sono deciso a riprenderli per raccoglierli in questo album, senz'altro atipico e disomogeneo ma che è finalmente "casa" per queste dieci tracce smarrite».
Le sue composizioni sempre testimoniano un percorso artistico arricchito dagli stimoli creativi degli straordinari musicisti con cui ha avuto la fortuna di collaborare in quasi trent’anni di attività live e con i quali ha calcato prestigiosi palchi su tutto il territorio nazionale.
Ascolta l'album: https://open.spotify.com/album/5afVA9UrwY9X1Eee3JDnFC
