Il sindaco Giuseppe Marsaglia «un esempio per tutti per la sua attività di volontariato e per manifestargli la nostra gratitudine»
Una sala gremita, quella della Pro Loco, tante testimonianze per raccontare tutto quello che Giovanni Verderone, classe 1942, ma l'energia di un ventenne, ha offerto alla comunità e nella sua lunga e articolata vita come volontario al servizio di tutti e professionale.
Questo è stato il secondo step della cittadinanza onoraria che la Città di Caselle ha voluto dargli per i tanti meriti (e non comuni) maturati nel tempo. Meriti noti a tutti dal momento che Giovanni Verderone è stato il primo "Casellese dell'anno" per il segno che ha lasciato nella comunità e che ancora continua a lasciare.
Secondo step la cerimonia di ieri, domenica 17 marzo, dopo che qualche giorno prima, l'11, il Consiglio comunale, all'unanimità aveva approvato il conferimento della cittadinanza onoraria, come giusto e doveroso riconoscimento ad una persona, senza dubbio, baciata dall'eccezionalità. Il terzo step sarà la consegna vera e propria della cittadinanza che come ha annunciato il sindaco, Giuseppe Marsaglia averrà alla prossima seduta del parlamentino casellese probabilmente già a metà aprile.
Ma chi è Giovanni Verderone - Giuan d'l Castelass? Per raccontare tutte le cose che quest'incredibile uomo sempre gentile e affabile ha fatto nella sua vita ci vorrebbe un giornale intero. Tanto e tale è stato il suo impegno per la comunità che ci è voluta un'intera pergamena di due pagine per raccontare cosa ha fatto nella sua vita, letta con una certa commozione dal suo amico di sempre Mauro Giordano: dalla raccolta delle derrate agricole per il Baulino (negli anni 50 e 60), ai campi di lavoro con la parrrocchia durante i quali si raccoglieva ferro e carta per finanziare le attività dell'oratorio e aiutare le famiglie in difficoltà assistite dalla Caritas. Ma non solo: Giovanni è anche "spilla d'oro" dell'Avis con le sue 130 donazioni e come tutti ben sappiamo donare il sangue è un vero e proprio dono per tutti.
E ancora nel 1975 quando nacque la Croce Verde è stato il primo fondatore ed iscritto e ne è stato il responsabile per 20 anni. Immaginiamoci solo per un momento cosa potrebbe voler dire non aver a disposizione questi volontari che quotidianemente e in silenzio prestano gratuitamente il loro tempo per soccorrerci in caso di necessità...
E' stato consigliere e assessore, presidente del Baulino, quando le condizioni dell'ente richiedevano il coraggio di qualcuno pronto a mettersi in gioco per salvare quel presidio caro ai casellesi e importante per le persone anziane che vi erano ospitate.
Presenti in sala visibilimente emozionati la moglie, i figli Alessandra e Michele e i nipoti che Giovanni ha ringraziato per averlo sempre sostenuto e supportato.
Lunghissimo anche l'elenco degli incarichi professionali ricoperti e tutti di primissimo piano che non stiamo a snocciolare, perchè come dicevamo ci vorrebbe un'intero giornale per raccontare quest'incredibile uomo.
Perchè conferirgli la cittadinanza onoraria? Semplicemente perchè l'istituzione del nuovo Comune di Mappano lo ha portato ad essere residente oltre il confine della città dell'aeroporto e ieri a rendergli onore c'era anche il "suo" sindaco Francesco Grassi che ha commentato "un uomo dal cuore così grande e generoso può tranquillamente essere patrimonio dientrambi i Comuni".
Può essere amato e onorato da tutti come dimostra il numero di associazioni che hanno aderito all'iniziativa della Pro Loco, sfociata poi nel conferimento della cittadinanza onoraria: Croce Verde Borgaro-Caselle,Caritas, Alpini, Carabinieri in congedo, Stella Polare, Forgia e Avis.
