Mar, 9 Dic, 2025

La Fiera di Sant’Andrea torna nel centro storico di Caselle tra bancarelle, associazioni e iniziative solidali

Si è svolta ieri sotto un timido ma gradito sole di inizio dicembre, la tradizionale Fiera di Sant’Andrea, appuntamento "storico" del calendario casellese per il quale fino a non molto tempo fa il successo era garantito.  Ieri, invece, come già l'anno passato, la fiera è stata un po' stottono con meno bancarelle ad animare le vie del concentrico e ancor meno associazioni ad occupare con i loro gazebo piazza Boschiassi, da sempre fulcro della dimensione più comunitaria della manifestazione fieristica.

La Fiera di Sant’Andrea affonda le sue radici in epoche remote: già tra Sei e Settecento Caselle, grazie alla sua posizione strategica lungo le vie commerciali verso Torino, ospitava mercati dedicati ai prodotti agricoli e al bestiame proprio in occasione della festa del santo patrono dei commercianti. Nel corso dell’Ottocento la fiera divenne un punto di riferimento per gli scambi rurali dell’area canavesana, trasformandosi nel tempo in un evento popolare capace di unire tradizione religiosa, vita contadina e momenti di socialità.

Ad animare, comunque, il cuore cittadino, oltre le bartterie di bancarelle anche i gazebo della Protezione Civile con la campagna nazionale “Io non rischio”, dedicata alla prevenzione dei rischi naturali e alla diffusione delle buone pratiche di protezione personale e collettiva; la Pro Loco, che, come da tradizione ormai consolidata, ha servito l’immancabile polenta con spezzatino, un piatto che ogni anno richiama lunghe file di appassionati e contribuisce a sostenere le attività dell’associazione;  le volontarie AIL, instancabili promotrici della ricerca contro le leucemie hanno proposto le classiche Stelle di Natale e cioccolatini, simbolo solidale che anticipa le festività e sostiene i progetti dell’Associazione Italiana contro le Leucemie-Linfomi e Mieloma; la Croce Rossa di Mappano con i panettoni solidali, un’altra iniziativa che unisce gusto e beneficenza. E ancora l'ANPI, la Chiesa Evangelica, le volontarie Caritas, La Stella Polare e il gazebo del Partito Democratico per promuovere le iniziative dem in corso a livello nazionale e non. 

Decisamente poche, se si ricordano gli anni passati quando trovar posto in piazza Boschiassi, era davvero un'impresa. Forse oggi tra mercati di ogni genere e continue iniziative enogastronomiche si è persoil senso di questa fiera. Questa fiera storica e tradizionale andrebbe probabilmente ripensata in stile un po' più contemporanea, ma senza sacrificarne le radici.

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