Dopo la pausa dovuta ai lavori del Consiglio comunale, presso la sala Garofalo, di lunedì scorso, riprende il ciclo di conferenze dedicato alla storia di Mappano, promosso dall’Unitre con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.
Se gli incontri tenuti da Franco Borsello, fra i promotori dell’iniziativa culturale, Luigi Gennaro, Giancarlo Colombatto, hanno spaziato, con le loro relazioni, lungo i temi più diversi legati alla storia sociale, materiale ed architettonica, lunedì 24 marzo, a partire dalle 18, sempre in sala Garofalo, sarà la volta di Davide Aimonetto, giornalista e studioso di storia locale, a trattare di uno degli argomenti più significativi, presenti nella secolare storia produttiva ed economica di Mappano: l’origine e lo sviluppo delle lavanderie, partendo da quelle a conduzione famigliare fino alle realtà industriali più avanzate.
Il ciclo di conferenze proseguirà poi con altri interventi sulla storia più recente di Mappano, per concludersi con un pubblico dibattito fra Antonio Zappia uno dei primi propugnatori dell’autonomia mappanese degli anni ottanta del secolo scorso, Davide Aimonetto fra i protagonisti nel 1992, della battaglia dei due referendum e Francesco Grassi, che raccolse idealmente il testimone da Zappia, divenendo leader del nuovo movimento municipalista, che culminò con la nascita del Comune di Mappano.
Le conferenze sono aperte a tutti e gratuite. Si inseriscono nel progetto più ampio ed ambizioso di dare vita ad una prima raccolta di testimonianze sulla nascita e lo sviluppo della comunità mappanese, vista da diverse prospettive. Del resto, i cittadini di Mappano, lo sanno bene che nonostante da non molti anni siano riuniti in un’unica realtà amministrativa, sono ancora ben lontani dall’aver raggiunto le conoscenze storiche e sociali relative alla propria comunità. Per non parlare poi della totale assenza di un archivio comunale storico mappanese, progetto ancora lontano dal configurarsi visto che, come tutti sanno, i beni ed i documenti depositati negli altri archivi comunali dei Comuni limitrofi, non possono essere spostati o alienati dagli enti che li gestiscono. Neppure nel caso di una legittima istituzione di un nuovo archivio comunale.
Dunque Mappano Comune senza storia e memoria? Apparentemente sì. Nel tempo si sono sviluppate alcune ricerche, più che altro improntate sulla memoria e sulle testimonianze orali dei vecchi mappanesi. Che raramente però riescono ad andare indietro 70, 80 anni, rispetto ad oggi. Le scuole, soprattutto per informare le nuove generazioni di mappanesi, hanno dato vita in passato a pregevoli ricerche, ma sempre limitate e frammentarie. Ora ci prova l’Unitre di Borsello, avvalendosi del contributo di storici appassionati e ricercatori locali.
«In diversi di questi sono stati esposti per la prima volta, documenti, testimonianze, ricostruzioni – spiega Borsello, a nome dell’Unitre – che hanno tutti come comune denominatore la storia e lo sviluppo nei secoli di Mappano. Sono certo che il contributo di Davide Aimonetto andrà proprio in questa direzione. Un percorso finalmente unico ed affascinante, che ci permetterà di capire da dove arriviamo, ma soprattutto gettare le basi per una memoria condivisa, fondamentale per la crescita di qualsiasi comunità».
