Giornata nera per i pendolari, oggi, venerdì 29 novembre, che si sono ritrovati nel pomeriggio la cancellazione di tutti i treni e hanno letteralmente dovuto fare i salti mortali per tornare a casa. Colpa dell'occupazione dei binari a Porta Susa (Porta Nuova era blindata) che ha costretto al fermo tutti i convolgli.
E tutto questo dopo lo sciopero generale nazionale di 24 ore, indetto da CGIL e UIl contro una legge di bilancio, lontana dalle istanze del Paese e dei lavoratori. Per i trasporti pubblici lo sciopero è stato ridotto a quattro ore ma alla fine della manifestazione che ha coinvolto tutti i settori ad eccezione di quello ferroviario è iniziato da parte di alcune frange , prima un lancio di uoma e fumogeni contro la Polizia e poi i manifestanti si sono spostati a Porta Susa (Porta Nuova era blindata) dove hanno bloccato i binari e la tensione è salita alle stelle tra manganellate, calci, pugni e perfino l'utilizzo delle aste delle bandiere.
«Esprimiamo ferma condanna per i disordini avvenuti - scrive in una nota il sindaco di Torino, Stefano Lorusso -. La violenza è da condannare, sempre, e non ha nulla a che vedere con il legittimo diritto di manifestare democraticamente e pacificamente le proprie idee. Piena solidarietà al personale delle forze dell’ordine coinvolto negli scontri».
E il Ministro dell'Interno Matteo Piantedosi aggiunge in un'intervista rilasciata all'ANSA «Oggi a Torino le stesse bandiere sventolate in nome della pace sono state scagliate contro gli operatori di polizia. Un clima pesante alimentato da frange estreme che si organizzano con il solo scopo di attaccare chi opera per garantire il diritto di manifestare le proprie idee. In una giornata complicata come questa, voglio ancora una volta ringraziare tutte le Forze di polizia che hanno saputo gestire con equilibrio e professionalità le molteplici manifestazioni e i momenti di criticità».