Il saggio scritto in parte durante il lockdown
"Buone pratiche di felicità" di Elisa Amprimo (Editore Utterson) - 76 pagine - 12 Euro
«La felicità non è un traguardo remoto, ma deve essere ricercata quotidianamente».
È questo il messaggio del nuovo saggio “Buone pratiche di felicità”, di Elisa Amprimo, psicologa professionista, classe 1991, che, sabato 1 ottobre, ha presentato nella Sala Conferenze di Cascina Nuova, intervistata dalla professional coach e amica Stefania Scuteri.
Si tratta di un libro partorito dall’autrice durante il lockdown e terminato un anno e mezzo fa, che invita il lettore al cambiamento della propria vita, se non soddisfacente, e quasi a condividere la filosofia oraziana del “Carpe diem”, nell’ottica che la semplicità della quotidianità possa essere la condizione necessitante per la felicità. E il primo passo per ricercarla è dedicare del tempo a noi stessi, rimuovendo per alcuni istanti gli innumerevoli impegni di una vita frenetica e stressante dai quali siamo assorti.
Durante la presentazione del libro l’autrice ha anche sottolineato l’importanza di essere consapevoli del fatto che la felicità può insorgere, se noi lo vogliamo, anche nei momenti bui che possano sembrare i più ostici, ma che si rivelano quelli più formativi e arricchenti in un futuro.
La penna di Elisa Amprimo, descrittasi determinata nel portare a termine quest’impresa, incita, inoltre, a specchiarsi e operare quotidianamente un’autodiagnosi introspettiva volta a stabilire se si è felici e quali siano le prerogative.
Ma come mantenersi costanti in questo percorso di cambiamento?
«Ponendosi piccoli traguardi, raggiunti i quali si può conseguire l’obiettivo finale» spiega l’autrice.
La Casa Editrice Utterson propone quindi un libro che si configura come una sorta di manuale da consultare nei momenti di difficoltà con l’intento di migliorarsi e di ricercare la felicità.
Il consiglio dispensato dall’autrice è quello di non leggerlo come un romanzo avvincente dall’inizio fino alla fine, ma di selezionare i capitoli che possono essere utili e benefici in un determinato momento.
Insomma, un saggio dai toni informali che nasce come diario personale dell’autrice, la cui voce può essere interpretata dal lettore come quella di un’amica e confidente con l’intenzione di aiutarlo e di invitarlo a ricercare la felicità nella quotidianità, a scorgere la realtà da un’altra prospettiva e a convincerlo del fatto che ogni sogno è realizzabile con consapevolezza.
