Dom, 28 Apr, 2024

«Guardare al passato con onesta senza revisionismi». Il messaggio di Borgaro nel Giorno del Ricordo

Una commemorazione bypartisan che da anni caratterizza il Comune alle porte di Torino

Borgaro ha commemorato ieri mattina, sabato 10 febbraio, il Giorno del Ricordo, con una corona di alloro alla lapide del cimitero comunale che ricorda le vittime delle foibe e l'esodo giuliano-dalmata alla presenza del sindaco Claudio Gambino, dell'assessore Eugenio Bertuol, del capogruppo di maggioranza Giancarlo Lorenzi e del consigliere di opposizione Marco Latella. Perchè ormai da diversi anni questa celebrazione è bypartisan. Non ha colore politico, ma solo l'intento di commemorare le vittime, trucidate pai partigiani titini per la sola colpa di essere italiani.

E il sindaco ha voluto proprio iniziare la celebrazione «un momento solenne - ha detto - che ci invita a riflettere sugli eventi tragici che hanno segnato la storia del nostro Paese e del nostro popolo. In questa giornata, ci uniamo al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel ricordare le vittime delle foibe, nelle quali i partigiani fedeli a Tito gettarono migliaia di italiani, e l’esodo doloroso degli italiani d’Istria, di Fiume e della Dalmazia nel secondo dopoguerra. E' importante non dimenticare, non lasciare che il silenzio avvolga la memoria di quelle sofferenze perchè il ricordo di queste tragedie è fondamentale per costruire un futuro di pace, basato sul rispetto reciproco e sulla comprensione».

Al suo invito si è unito anche Latella «questa giornata è un’occasione per riflettere sulle ferite del passato, per riconoscere il dolore e l’ingiustizia subiti da migliaia di nostri connazionali. È un momento per onorare la loro memoria, per comprendere la complessità della storia e per riaffermare i valori di umanità e di convivenza civile che sono alla base della nostra comunità».

Guardare al passato con onestà, senza cedere a revisionismi o strumentalizzazioni, ma con l’obiettivo di apprendere dalla storia per non ripetere gli stessi errori è stato l'invito di Mattarella fatto proprio dal comune di Borgaro in una piovosa e fredda mattina di febbraio, per promuovere sempre senza se e senza ma, una cultura di dialogo e d’inclusione, per difendere e proteggere i diritti di tutti.

Non a caso, nonostante il maltempo, hanno presenziato alla cerimonia numerose associazioni, la dirigente scolastica Lucrezia Russo (sottolinenado con la sua presenza l'importanza che la scuola riveste nel tramandare la memoria alle giovani generazioni) e il comandante della stazione carabinieri di Caselle, Fabio Fornaiolo.

Durante la cerimonia è stato anche ricordato il contributo dato all'Italia dagli esuli giuliano-dalmati con la loro cultura, il loro lavoro e la loro determinazione. 

Come ha ben espresso il Presidente Mattarella, il dovere della memoria è un impegno civile che ci lega tutti. È un impegno che va oltre la commemorazione; è un impegno attivo a difendere la democrazia, a lottare contro l’odio e l’intolleranza, e a costruire ponti di comprensione e solidarietà.

 

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