Gio, 25 Apr, 2024

Contraccettivi femminili. Non solo pillola anticoncezionale, esistono anche cerotti, anelli vaginali e dispositivi intrauterini

Contraccettivi femminili. Non solo pillola anticoncezionale, esistono anche cerotti, anelli vaginali e dispositivi intrauterini

Hanno minor impatto metabolico epatico e sono più semplici da usare

Non tutti sanno che esistono contraccettivi differenti dalla classica “pillola” che si assume per via orale.

Si tratta di preparazioni estroprogestiniche ovariostatiche sotto forma di cerotti ed anelli vaginali. Il meccanismo d’azione è identico ai preparati orali (antigonadotropo ed ovariostatico), con il vantaggio che queste preparazioni hanno un minor impatto metabolico epatico e sono più semplici da utilizzare.

Il cerotto si applica una volta alla settimana per tre settimane, mentre nella quarta settimana non si utilizza. Dopo 7 giorni esatti si deve applicare un nuovo cerotto. Ogni cerotto consecutivo può essere applicato sulla stessa parte anatomica (ad esempio il braccio), ma mai sulla stessa parte di cute utilizzata con il precedente cerotto. Si applica sempre su cute asciutta, pulita e priva di peli in qualsiasi sede eccetto che sul seno o su pelle arrossata, irritata o con tagli. Il cerotto riduce il rischio di sanguinamenti, ma è meno efficace nelle donne obese o che comunque pesano più di 90 kg.

L’anello rilascia etonogestrel ed etinilestradiolo in quantità media giornaliera rispettivamente di 0,120 mg e 0,015 mg (=15μg) per un periodo di tre settimane. Trascorse le tre settimane, è necessario procedere con la rimozione del dispositivo lo stesso giorno della settimana in cui è stato inserito, possibilmente alla stessa ora. È un dispositivo di plastica trasparente, morbido e flessibile, con un diametro esterno di 54 mm: unico svantaggio è che richiede una certa manualità.
In genere, l’anello vaginale non è avvertito dal partner durante il rapporto, non si scioglie e non può essere spinto troppo internamente.

Esistono inoltre i contraccettivi impiantabili chirurgicamente quali i dispositivi intrauterini – IUD - a rilascio di levonorgestrel che devono essere inseriti e successivamente rimossi da un medico ogni 3, 5 o 7 anni, e gli impianti transdermici. Questi ultimi necessitano di un intervento ogni tre anni dove il medico inserisce un bastoncino contenente un progestinico sotto la cute all’interno del braccio.

Infine esistono i contraccettivi di barriera, come il preservativo, ma quindi entriamo in un altro campo.

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