Permette di valutare la capacità funzionale del polmone e quindi diagnosticare molte malattie, allergie comprese
Siamo ad aprile, mese in cui le patologie di natura allergica diventano sintomatiche: tosse, starnuti, rinite cronica, congiuntivite… per poter gestire al meglio questi sintomi ci riempiamo talvolta di cortisonici, antistaminici, puff vari, spray nasali….ma quanti hanno mai fatto una spirometria per avere prima una diagnosi di patologia respiratoria su base allergica?
La spirometria è un esame semplice, sicuro e veloce, ma spesso sottovalutato. Eppure la spirometria sta al polmone come l’elettrocardiogramma sta al cuore. L’esame spirometrico infatti fotografa la funzionalità dei nostri polmoni dicendoci quanta aria contengono, e come quest'aria si muove nei bronchi.
La spirometria è utile per diagnosticare un deficit della funzionalità respiratoria. Senza tale esame è infatti impossibile diagnosticare un’asma o una BPCO e di conseguenza non si può impostare una corretta terapia per tali patologie.
Per quanto si tratta di un esame semplice e veloce, ci sono delle regole da seguire per poter ottenere un risultato valido:
- non bisogna fumare almeno per una ora prima del test
- non si devono eseguire sforzi fisici importanti nella mezz'ora precedente
- non si devono consumare pasti abbondanti nelle 2 ore precedenti e alcoolici nelle 4 ore precedenti
- sono consigliati vestiti comodi che non impediscano i movimenti di respirazione del torace
- è importante sospendere, se possibile, l'assunzione di farmaci inalatori (spray e polveri inalatorie a base di broncodilatatori o cortisonici) ed aerosolterapia nelle 24 ore antecedenti la prova. Se questo non fosse possibile deve essere comunicato al medico prima dell'esecuzione dell’esame.
In alcuni casi è un esame controindicato: ipertensione arteriosa non ben controllata, gravidanza in atto, stato post-operatorio da chirurgia toracica, recente pneumotorace spontaneo ed epilessia.
E voi l’avete mai fatta una spirometria?