Borgaro si conferma città pet friendly. Dopo i cani nei parchi, i gatti nelle colonie e gli uccellini nelle aiuole, ora anche le nutrie a Borgaro Torinesehanno trovato il loro angolo di paradiso… nel cuore della città.
La vasca ornamentale di piazza Vittorio Veneto, pensata come elegante giardino acquatico, con piante galleggianti e suggestioni zen, si è infatti trasformata — senza bisogno di taglio del nastro — nel primo “Parco Faunistico Urbano delle Nutrie” del Canavese.
Le immagini non lasciano dubbi: ecco un simpatico roditore che nuota e passeggia beato nello specchio d’acqua comunale. Un vero spettacolo della natura. E, a giudicare dai video diffusi dal gruppo consiliare Uniti per Cambiare Borgaro, anche uno spettacolo stabile.
«Dove c’era l’acqua stagnante, ora c’è vita... pelosa» - commentano, ironicamente Elisa Cibrario Romanin, Luigi Spinelli e Mattia Stievano
Un progetto sostenibile ( sì ma per le nutrie)
L’assessore Fabrizio Chiancone, ideatore del progetto, aveva promesso un’area decorativa e sostenibile, simbolo di un rinnovato equilibrio tra uomo e ambiente urbano. E, in un certo senso, l’obiettivo è stato raggiunto: l’ambiente urbano è più vivo che mai, anche se forse con qualche baffo e una coda di troppo.
D’altronde, Borgaro Torinese città pet friendly non ha mai nascosto la sua vocazione animalista: amica dei quattro zampe, sostenitrice delle adozioni, promotrice del rispetto per gli animali. Nessuno però aveva immaginato che il titolo potesse estendersi anche ai roditori semiacquatici.
Una scelta coerente con lo spirito inclusivo dei tempi moderni, anche se forse... un po’ troppo letterale.
Da giardino acquatico a “Nutria Park”
La storia nasce da un dettaglio tecnico: acqua stagnante, piante ornamentali e clima favorevole. Un habitat irresistibile per le nutrie, che non si sono fatte pregare. E mentre i cittadini si interrogano sul destino dell’installazione — e sull’eventuale necessità di transenne, recinzioni o biglietti d’ingresso — Uniti per cambiare Borgaro propone di trasformare la vasca in attrazione turistica: “Benvenuti al Nutria Park – biodiversità e selfie garantiti”.
Il gruppo Uniti per Cambiare ricorda che aveva espresso dubbi fin dall’inizio: “Ci era stato detto che era tutto sotto controllo, che la vasca era un progetto innovativo e sostenibile. E lo è stato, almeno per la fauna locale.”
Quando la poesia diventa zoologia urbana
Ironia della sorte, lo scorso agosto la pagina ufficiale del Comune celebrava la presenza dei gerridi — minuscoli insetti che camminano sull’acqua, indicatori di acque pure e incontaminate — con toni quasi poetici: “Un piccolo segno della grande vitalità del nostro giardino acquatico”.
Oggi, quella “vitalità” ha semplicemente... preso forma, coda e denti.
Forse, più che un fallimento, è un caso da manuale di biodiversità applicata. O, per dirla in modo borgarese, l’ennesima conferma che qui gli animali si sentono davvero a casa. Tutti.
E chissà: con un po’ di fortuna, magari il Comune potrà proporre il nuovo logo turistico della città: “Borgaro Torinese: dove la natura si esprime liberamente”. Anche troppo...

