Sab, 27 Apr, 2024

Un defibrillatore per la città nel nome e nel ricordo di Giorgio Aghemo, sindaco, medico e presidente e anima dell'Unitre

Inaugurato ieri pomeriggio in Sal Cervi, alla presenza della moglie Tiziana e della figlia Giuliana, attuale vicesinda della Città

Consigliere comunale, poi sindaco della città, presidente e anima dell'Unitre, ma sopratutto medico scrupoloso e competente. Questo e molto di più è stato Giorgio Aghemo scomparso prematuramente il 14 agosto scorso cui "gli amici fraterni e l'Unitre" hanno voluto intitolare e dedicare il nuovo defibrillatore di ultima generazione, installato ieri, mercoledì 24 gennaio, all'ingresso della sala Fratelli Cervi.

Una sala della comunità dove si svolgono incontri, spettacoli e dove la stessa Unitre propone le sue conferenze.

E proprio così è stato anche ieri, un pomeriggio dedicato ai disturbi cardiologi, una conferenza tenuta dal cardiologo dell'ospedale di Ciriè, Andrea Sala, davanti ad un pubblico numeroso e attento. Al termine un'emozionata e commossa Giuliana Aghemo, figlia di Giorgio e attuale vicesindaca di Caselle e vice presidete dell'Unitre, ha spiegato la genesi del defibrillatore, trattenendo a stendo le lacrime nel ricordo di suo padre e di quei giorni colmi di dolore che sembrano ancora più forti oggi per l'assenza e quel vuoto che ha lasciato difficile da colmare. 

«Quando è mancato mio papà, io e mia mamma abbiamo ricevuto innumerevoli e indiscrivibili testimonianze di affetto e vicinanza - ha esordito Giuliana - Tra i tanti messaggi che abbiamo ricevuto ci sono state tante persone che ci hanno detto "Giorgio mi ha salvato la vita" e questa frase ce la siamo tenuta stretta. Nel frattempo gli amici di famiglia, quelli di sempre, si sono attivati per raccogliere dei fondi da destinare in beneficenza, lasciando a me e alla mamma la scelta di come devolverli. In parallelo anche l'Unitre che aveva perso la sua guida si interrogava su quali fossero le proposte e le iniziative migliori da realizzare per ricordare la memoria di mio papà».

E' stato allora che si è fatta strada la proposta di legare insieme il desiderio di salvare la vita (come un defibrillatore può fare), la raccolta fondi degli amici e l'Unitre che ha proseguito a raccogliere fondi «tutti insieme poi abbiamo condiviso l'idea di acquistare - ha proseguito Giuliana - un defibrillatore di ultima generazione da donare alla Città di Caselle dove papà è nato, vissuto e cresciuto e dove ha rivestito ruoli importanti. Ci è sembrata la soluzione migliore acquistare un dispositivo salvavita nella speranza di non doverlo usare mai, ma che fosse a disposizione della nostra comunità» e ha concluso ringraziando gli amici che hanno sostenuto l'acquisto, nominandoli uno ad uno e anche tutta l'Unitre, dal presidente Enzo...al direttivo e a tutti gli iscritti e per concludere l'Amministrazione «per aver avvallato fin da subito e senza riserve quest'idea».

Poi è intervenuto il sindaco, Giuseppe Marsaglia che ha ricordato la strada fatta insieme «con Giorgio c'è stata amicizia, stima reciproca. Giorgio era una persona concreta. Il defibrillatore che inauguraiamo oggi rispecchia proprio la sua personalità. Mancano i suoi consigli, manca la sua figura. Anche se non lo vedevi per un mese, sapevi che bastava alzare il telefono e lui era sempre disponibile» quella concretezza che ha rimarcato Marsaglia che aveva perfino dimostrato all'ultima cena dell'Unitre quando, come se fosse consapevole della sua prematura dipartita quando aveva annunciato di voler lasciare la presidenza dell'Unitre proponendo già allora il suo vice.

La conclusione prima dell'inaugurazione vera e propria del defibrillatore è poi stata affidata al presidente Unitre Enzo Carlone «di Giorgio non si può far altro che tessere le lodi perchè se le meritava ed è stato un grande. Lo dico io che sono ancora un forestiero e mi ha fatto sentire a mio agio nel giro di pochissimo tempo. Mi ha preso sotto la sua ala e vivo ancora nella sua ombra. Mi ha parlato e raccontato tutto di Caselle, mi ha reso partecipe e confesso che sono felice di essere venuto a vivere a Caselle. Non sento nessuna nostalgia di Grugliasco e di Torino da dove provengo. Giorgio per me è stato anche un "profeta" perchè ha sempre mantenuto le promesse» chiosando poi su tre aneddoti che lo hanno visto protagonista.

Alla cerimonia di ieri presenti, oltre ovviamente la moglie Tiziana, sua compagna di una vita, anche il presidente del consiglio comunale, Salvatore Messina, l'assessore Stefano Sergnese, la consigliera Sonia Fava e la dirigente scolastica Pina Muscato.

 

 

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