Gio, 30 Gen, 2025

Da domani a Pianezza la mostra che documenta il percorso da ospedale psichiatrico giudiziario alle moderne REMS

Da domani a Pianezza la mostra che documenta il percorso da ospedale psichiatrico giudiziario alle moderne REMS

La legge Basaglia del 1978 aveva decretato la chiusura dei manicomi, ma sono stati traghettati fino al 2015 gli Ospedali psichiatrici giudiaziari (Op). Strutture che sono state finalmente archiviate e sostituite con le Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (REMS) per ridare dignità alle persone autrici di reati affette di disturbi mentali, segnando un cambio di passo nella cura.

In Piemonte ci sono due REMS, una a San Maurizio Canavese, e una a Bra. Entrambe sono strutture d’eccellenza che testimoniano l’efficacia del percorso scelto per la gestione di pazienti psichiatrici nell’ambito carcerario e che aprono all’opportunità di incrementare il numero di strutture di questo tipo sul territorio.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema, Pianezza ospita la mostra “Nocchier che non seconda il vento” allestita presso Villa Casalegno - Galleria d’Arte Contemporanea (via al Borgo) che verrà aperta al pubblico domani, martedì 10 dicembre con il taglio del nastro alle 17,30 e sarà visitabile fino al 23 dicembre.

Un’ esposizione che si articola in dodici fotografie del reportage di Max Ferrero sulla fase conclusiva degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, di quel tempo che non esiste più, stampate in alta risoluzione nella tipografia del carcere di Saluzzo e una esposizione di disegni, fotografie e manufatti artistici realizzati dai pazienti della REMS di San Maurizio Canavese.

«Abbiamo voluto ospitare questa mostra – spiega il sindaco Antonio Castello -, perché riteniamo utile e importante fare riflettere le persone sui temi del disagio mentale. Questa mostra offre ai pazienti con problemi di disagio mentale
l’opportunità di esprimersi in modo artistico e costruttivo e garantisce la giusta visibilità ai lavori che sono stati realizzati e che ora vengono esposti di fronte a tutti. Si tratta di un’iniziativa con una importante finalità sociale, perché serve anche per valutare i progressi terapeutici dei pazienti ai fini di una futura loro  rieducazione e riabilitazione nella comunità civile».

All’inaugurazione interverranno oltre il sindaco la sua giunta, Mario Salvatore Castello, consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte; Max Ferrero, fotografo e autore del reportage; Alessandro Jaretti Sodano, direttore della REMS di San Maurizio Canavese; Dante Viotti, direttore del Fatebenefratelli di San Maurizio Canavese; Franco Ripa, vicario Direzione Sanità  della Regione Piemonte.

«Garantire i diritti di ciascuno – commenta Mario Salvatore Castello - contribuisce all’obiettivo di fare vivere ciascuno di noi in un mondo migliore. Per questo sono felice di aver ricevuto le deleghe ai rapporti con i Garanti: questa mostra testimonia il lavoro che stiamo facendo per promuovere un approccio moderno all’ambiente penitenziario, un approccio che punti al miglioramento delle persone attraverso il miglioramento delle loro condizioni. La data che abbiamo scelto per l’inaugurazione, il 10 dicembre, è emblematica perché è la Giornata internazionale dei Diritti dell’Uomo. La mostra rappresenta una documentazione unica e racconta l'evoluzione di un servizio che ora in Piemonte è un'eccellenza».

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