La mattinata particolarmente uggiosa, non ha comunque impedito, domenica 19 gennaio, la folta partecipazione del mondo agricolo locale al tradizionale appuntamento con le celebrazioni dedicate a Sant’Antonio Abate, patrono per eccellenza del mondo agricolo e degli animali. Decine di trattori ed altri mezzi hanno letteralmente assiepato il sagrato antistante la chiesa parrocchiale, in attesa di ricevere la solenne benedizione.
All’interno dell’edificio religioso, per la funzione religiosa officiata da don Filippo Romagnoli, si sono dati appuntamento le famiglie degli agricoltori, i vertici dell’Amministrazione cittadina rappresentata dal sindaco Luca Torella, il comandante della locale Stazione dei Carabinieri il maresciallo Mauro Esposito, e diversi esponenti del comitato organizzatore gli “Amici di Sant’Antonio”, sodalizio promotore dell’evento. Durante la funzione sono stati portati in offerta sull’altare, i tipici prodotti del mondo contadino. Al termine della messa la benedizione impartita da don Filippo, non solo ai mezzi ed ai loro proprietari, ma anche a chi ha voluto portare un animale di piccola taglia, in genere cani e gatti, ma non sono mancati cavalli, canarini e criceti.
La manifestazione è poi proseguita con il tradizionale pranzo di Sant’Antonio Abate, presso il palazzetto dello sport “Giovanni Falcone”. Oltre 350 i partecipanti al pranzo, durante il quale sono stati premiati per la loro fedeltà al mondo agricolo, con una targa ricordo, gli agricoltori con più di 65 anni di età: Giovanni Ballesio, Adriana Ballesio e Daniela Verderone.
Tradizione ma anche solidarietà, sono i temi che hanno caratterizzato l’edizione leinicese di Sant’Antonio Abate 2025, attraverso la donazione di un montascale per disabili a favore dell’associazione “Sollievo” da tempo impegnata in questo importante e delicato settore.