Sono stati ben 16 i concorrenti, tutti talentuosi, che si sono alternati sul palcoscenico del Teatro Pavarotti, sabato 11 gennaio, nell’ambito della manifestazione “Tu si que sei di Leinì”, giunta alla sua quinta edizione, promossa dall’associazione “Leinì Live”, guidata da Carlo Tomassone. Un talent che non ha nulla da invidiare alle proposte che si vedono nei vari format delle tv nazionali, quello che si è appena svolto al Pavarotti, con un grande successo di pubblico dal vivo, con le prenotazioni per una platea, i cui posti sono andati esauriti in meno di un’ora, ed attraverso una diretta streaming sulla pagina social di “Leinì Live” che ha superato le 5.000 visualizzazioni.
Manifestazione improntata sul massimo impegno di tutti, che ha saputo coniugare un mix di talento, passione, voglia di mettersi in gioco, senza dover mai toccare i tasti di un protagonismo esasperato, ma anzi in un clima di confronto leale e genuino.
Alla giuria, composta dal sindaco Luca Torella, dal parroco don Riccardo Robella, dalla vicepresidente di “Leini Live” Lucia Bersani, accanto a tre giornalisti di altrettante testate locali: Davide Aimonetto, Piercarlo Gattolin ed Eloisa Giannese, è toccato il non facile compito di individuare i tre vincitori dell’edizione 2025. I concorrenti, con le loro perfomance, hanno spaziato nei generi più diversi: dalla musica, al canto, al ballo, agli sketck umoristici. Alcuni di loro giovani, altri giovanissimi. Tutti hanno calcato il palco con sicurezza e consolidata maturità artistica.
Ed è proprio su un giovanissimo, ma già promettente batterista, sono andati cospicui i voti della Giuria. Al primo posto si è infatti classificato “Stefanino”, di appena sei anni, che ha magistralmente eseguito un brano musicale, lasciando stupito il pubblico e la giuria per la bravura e la competenza tecnica dimostrata. Si sono aggiudicate il secondo e terzo posto del podio, due giovani ma già decisamente talentuose ragazze, di cui sentiremo certamente ancora parlare: la dodicenne mappanese Giada Buttiglieri e la quattordicenne Aurora Campostrini, che ha alle spalle 8 anni di studio canoro.
Per tutti gli altri la soddisfazione di aver partecipato ad un evento che è entrato di fatto a far parte della storia di Leinì. Insieme alla certezza di aver accumulato una grande esperienza nell’aver affrontato, per alcuni la prima volta, la sfida di esibirsi dal vivo di fronte ad una platea gremita.
«Ho visto veramente tanto talento questa sera – ha commentato a caldo don Riccardo Robella, parroco di Mappano e Leini, e giurato nella serata del talent leinicese – tutto decisamente sopra la media» ed ha provocatoriamente aggiunto il sacerdote «ma siamo sicuri che a Leini non ci siano talenti pronti per altre sfide nazionali?».
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il primo cittadino, Luca Torella «noi giudici abbiamo la possibilità di stare sul palco e da qui si vede tutto, tutta la passione, tutta l’emozione, le trasformazioni del viso, tutto il volersi mettere in gioco
fino in fondo. Si capisce che c’è dietro tanta preparazione e soprattutto passione».
A condurre in modo impeccabile e per certi versi anche frizzante la serata, una coppia di giovani, ma decisamente affiatati e collaudati presentatori, Mara Caiella ed Enrico Fiori, che hanno saputo destreggiarsi con verve e simpatia tra i vari concorrenti. Anche nei momenti di riflessione, che non sono mancati, come quelli dedicati alla violenza di genere ed il bullismo, attraverso la perfomance di Salvatore Mastria che ha voluto collocare sul palco un paio di scarpe rosse, per ricordare gli ancora troppi femminicidi che straziano il nostro Paese, o come l’esibizione di Frezquita Bombon. Artista già conosciuto ed apprezzato dal pubblico nelle precedenti manifestazioni. Bombon ha saputo sollecitare la parte più sensibile spettatori in sala, toccando il delicato tema del bullismo «il bullismo e il cyberbullismo sono piaghe che lasciano profonde ferite e possono portare conseguenze tragiche - ha sottolineato l';artista - per me era importante lanciare un messaggio nel mio piccolo: le vite degli altri sono importanti. Non è accettabile nel 2025 sentire ancora storie di ragazzi che compiono gesti estremi perché non si sentono riconosciuti nelle loro differenze».
Durante la serata non sono mancate alcune esibizioni di danza, di notevole livello, grazie al corpo di ballo del Progetto Danza Asd di Cristina Larivera.
Insomma “Tu si que es di Leinì” è questo e molto altro. Una carrellata di emozioni insieme ad una girandola di vorticose esperienze, dove nessuno resta escluso: pubblico, giuria e concorrenti, forse questo il segreto del suo successo. Senza mai dimenticare il vero scopo sociale e solidale di questa come altre iniziative targate “Leini Live”, come ha sottolineato al termine della serata il presidente del sodalizio Carlo Tomassone «comunità è anche questo: stare insieme, per aiutare gli altri e non lasciare mai indietro nessuno. Questa sera lo abbiamo dimostrato, ancora una volta, affrontando temi difficili e delicati, sempre all’insegna della solidarietà e dell’impegno collettivo».
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