È bastato un attimo. Un’auto bianca, una manovra improvvisa, uno schianto secco. Poi il silenzio, e quella macchina che sfreccia via, lasciando dietro di sé paura e ansia.
È successo nella serata di venerdì 3 ottobre, all’altezza della rotonda di corso Machiavelli. Un uomo, al volante di una Fiat 500L bianca, è uscito dal parcheggio senza guardare, ignorando la precedenza. L’impatto con l’auto che stava sopraggiungendo è stato inevitabile. Alla guida di quella seconda vettura c’era una donna incinta di otto mesi. Tremante, spaventata, ma lucida. Ha visto l’altro automobilista accelerare, invertire la marcia e scomparire lungo corso Matteotti, senza nemmeno rallentare, senza voltarsi indietro.
«Non riuscivo a credere a quello che stava succedendo - ha raccontato più tardi. - Ero terrorizzata, pensavo solo al mio bambino».
La donna, ancora sotto choc, ha trovato la forza di chiamare i vigili urbani. Le pattuglie della municipale sono arrivate in pochi minuti, perlustrando l’area e raccogliendo le prime testimonianze. Ma dell’auto pirata, nessuna traccia. Le telecamere di sorveglianza della zona ora saranno fondamentali per cercare di identificarlo.
Portata in ospedale per accertamenti, la donna è stata tenuta sotto osservazione: lei e il bambino stanno bene. Solo tanto spavento, un trauma difficile da cancellare. Sui social, poco dopo, ha voluto lanciare un appello pieno di speranza: «Dal panico non sono riuscita a segnare bene la targa. Vi prego, se qualcuno ha visto qualcosa, mi aiuti».
E nel giro di poche ore, la comunità ha iniziato a condividere il suo messaggio. Un piccolo grande gesto di solidarietà che, almeno per un momento, ha trasformato la paura in una catena di empatia. Perché certe storie, anche se iniziano con uno schianto, meritano di finire con un abbraccio.

