Ci vorrà tempo perché il CAI possa riappropriarsi di una vera e propria sede, dopo il devastante incendio, il 27 dicembre scorso, che ha distrutto la sua "casa storica", cancellando decenni di memorie, la biblioteca e l'archivio storico.
Ma la sezione venariese del Club Alpino con i suoi 400 iscritti, non si arrende ed è già pronta a ripartire con il tesseramento. A rimettersi in cammino verso la rinascita, momentaneamente, al Centro Bonino, dove è stata assegnato dal Comune un locale dove potersi incontrare ogni venerdì sera dalle 21 alle 23.
Come la fenice, il mitologico uccello capace di rinascere dalle proprie ceneri, l’associazione sta ricominciando da zero, ma ha bisogno di tutti per risorgere e ricominciare il suo cammino e ovviamente acquistare: computer, stampante, fotocopiatrice, attrezzature per le escursioni sulla neve e non, radio, ma anche mobili per l'archivio, la biblioteca, l'accoglienza.
Serve tutto e serve soprattutto l'aiuto di tutti. Ecco perchè in questi giorni è stata promossa una raccolta fondi.
«Il luogo che è stato devastato dall’incendio era molto più di un semplice edificio: era un punto di incontro per tutti noi appassionati di montagna. Un rifugio di storie, esperienze e amicizie. Ora abbiamo bisogno del vostro aiuto per ricostruirlo e riacquistare le attrezzature perdute. Vi terremo aggiornati su come verranno utilizzate le donazioni. Grazie di cuore per il vostro supporto» l’appello del CAI venariese.
Come aiutare il CAI?
Basta inviare la propria donazione con l’App Satispay al numero +39 349 573 3475 e specificare la causale: Erogazione Liberale per ricostruzione sede Cai di Venaria indicando il nome del donatore. Oppure versare la propria offerta all’Iban: IT35V0306967684510749170361 intestato a CAI Venaria Reale.