Sab, 27 Apr, 2024

Tra i progetti per la messa a dimora di piante anche il lago del Villaretto, il Chico Mendes e l'area Smat di Borgaro

Oltre 22 milioni di euro per la riforestazione di cinque ambiti tra cui anche San Benigno

Sono cinque i progetti di forestazione urbana ed extraurbana, finanziati a Città metropolitana di Torino dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica per un totale di 650mila alberi che saranno messi a dimora  in  5 ambiti territoriali , grazie ad un finanziamento di 22 milioni e 220.000 euro.

Prosegue , quindi, la vasta azione di riqualificazione ambientale, che si è già concretizzata nelle oltre 100mila piante messe a dimora grazie agli 8 progetti finanziati dal Decreto Clima nelle annualità 2020 e 2021 e nelle 200mila in corso di piantagione con l’annualità 2022 della Missione 4.2.3.1 del PNRR che vanno ad aggiungersi alle ulteriori 50mila piantine grazie al protocollo di intesa sul verde urbano stipulato nel 2019 con Ministero per l’Ambiente, Regione Piemonte e Città di Torino e attraverso progetti di associazioni private come Azzero Co2, Rete Clima ed Arbolia Snam.

I 5 ambiti territoriali per i quali è stato ottenuto a fine 2023 il nuovo finanziamento del MASE:

torrente Stura - Comuni di Borgaro, Torino e SMAT: riforestazione dell’area del lago Villaretto, del parco Chico Mendes e dell’area SMAT Stura, per una spesa di 4.515.000 euro

torrente Chiusella e fiume Dora Baltea - Comuni di Montalto Dora e Pavone Canavese e in aree del Demanio regionale, con il ripristino dei corridoi ecologici del Chiusella e della Dora Baltea, per una spesa di 2.881.000 euro

torrente Orco - Comuni di Foglizzo, Montanaro, San Benigno e aree del Demanio regionale, con il ripristino del corridoio ecologico dell’Orco, per una spesa di 6.450.000 euro

Alta Valle di Susa - Comuni di Salbertrand, Sauze di Cesana. Chiomonte ed Exilles, con il ripristino di boschi danneggiati da valanghe in alta Valsusa, per una spesa di 2.365.000 euro

fiume Po - ripristino del corridoio ecologico in aree del Demanio Regionale e del Parco del Po nel tratto tra Chivasso e il confine con la provincia di Vercelli, per una spesa di 7.009.000 euro.

L’obiettivo dei progetti è consolidare il ruolo fondamentale nell’ambito della Rete Ecologica svolto dai terreni immediatamente prossimi alle aree protette ad elevato valore ecologico, riconosciute dagli strumenti di pianificazione metropolitana e regionale. Tutti gli interventi verranno supportati a livello scientifico dal Dipartimento di Scienze agrarie forestali ed alimentari dell’Università di Torino, con cui è in atto una convenzione riguardante l’annualità 2022 del PNRR e, a livello operativo, dalla Regione Piemonte e dall’Istituto per le Piante da Legno e l’ambiente di Torino.

«Nel 2026 si arriverà alla quota di 1 milione di piante e a circa 850 ettari di territori rinaturalizzati - spiega il vicesindaco metropolitano, Jacopo Suppo - Un risultato considerevole, che il nostro Ente ha raggiunto grazie alla consolidata esperienza e organizzazione tecnica e amministrativa in materia di gestione di grandi progetti, ma anche grazie alla sinergia con il DISAFA dell’Università di Torino, le Direzioni Foreste, Biodiversità, Aree protette e Demanio Idrico della Regione Piemonte, l’Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente, la SMAT e una trentina di Comuni sensibili alle tematiche del contrasto ai cambiamenti climatici e all’inquinamento dell’aria».

 

 

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