Memoria, storia e condivisione: sono le tre parole chiave che hanno scandito la festa di Santa Barbara organizzata dall’Associazione Marinai d’Italia di Venaria. Come ogni 8 dicembre, i soci hanno rinnovato il loro legame con la patrona della Marina italiana e con tutti coloro che affrontano situazioni di pericolo improvviso.
In mattinata i membri dell’associazione “Mario Cagnassone” si sono ritrovati davanti al cippo dei caduti, nella sede di via Picco, ancora parzialmente inagibile dopo l’incendio di inizio 2024 che aveva devastato la sede del Cai e compromesso anche gli spazi delle altre realtà associative.
Il presidente Ivano Giagnetich, figura storica dell’associazione, ha voluto rafforzare il legame con la città rivolgendosi direttamente all’Amministrazione: «Siamo una nave in mezzo al mare. La nostra sede, dove l’associazione è nata e cresciuta, oggi non è più agibile. Il nostro augurio è che il Comune ci aiuti a preservare ciò che contiene: il museo del mare, il cippo ai caduti realizzato dal socio Carlo Zun e la nostra biblioteca».
I marinai, fino al dicembre 2026, saranno ospitati temporaneamente nel centro polivalente Iqbal Masih di via Buozzi.
Durante la cerimonia, il sindaco Fabio Giulivi ha ricordato l’impegno dell’Amministrazione dopo l’incendio: «Abbiamo trovato una sede temporanea per tutte le associazioni e fatto scelte difficili. Sappiamo quanto sia importante custodire la storia dell’ANMI, raccontata attraverso fotografie, libri, strumenti di navigazione, cimeli e un museo del mare che per anni è stato visitato dalle scuole. L’obiettivo è individuare un luogo idoneo e preservarne il valore storico».
Come da tradizione, la celebrazione ha dedicato un momento di raccoglimento ai soci scomparsi, «che ora navigano nell’infinito cielo a bordo della nave di Santa Barbara».
Giagnetich ha ricordato i valori che contraddistinguono la Marina Militare: «La Marina serve l’Italia in pace e in guerra. Queste cerimonie tengono viva la trasmissione di valori come il senso del dovere verso la patria, la famiglia e lo spirito di sacrificio».
Il sindaco ha ribadito il ruolo dell’associazione nel tessuto cittadino: «La vostra storia è un faro che illumina il presente. Il vostro compito è portare valori ai giovani: amore per la patria, senso del dovere e rispetto delle tradizioni».
Alla cerimonia hanno partecipato anche l’assessora Monica Federico, il consigliere Alessandro Gianasso, i soci veterani dell’ANMI, una delegazione dell’Associazione Carabinieri di Venaria e Pinerolo, i Carabinieri della Reale con il comandante di stazione Salvatore Liuni, una delegazione della Polizia Locale con il comandante Alberto Pizzoccaro, l’Associazione Alpini di Venaria e Viù e i Bersaglieri.

