A quasi tre anni dai crolli strutturali che hanno colpito il Pronto Soccorso delle Molinette, la situazione resta grave e priva di prospettive concrete. A denunciarlo è Daniele Valle, consigliereregionale del Partito Democratico, che punta il dito contro l’inerzia della Giunta e in particolare contro gli annunci dell'assessore Riboldi, definiti “misure di carta”.
«Mentre la Regione fissa nuovi requisiti per i pronto soccorso, alle Molinette non si muove nulla – dichiara Valle –. La struttura è sempre più intasata, e non c’è alcuna possibilità di applicare le misure di umanizzazione e efficientamento promesse dalla Regione». Secondo il consigliere, le nuove indicazioni regionali rischiano di rimanere lettera morta non solo a Torino, ma anche in molti altri ospedali in attesa di interventi concreti nell’ambito del piano di edilizia sanitaria.
Il tema non è nuovo. Il 15 luglio 2024, Riboldi aveva annunciato la realizzazione di una struttura provvisoria entro l’autunno dello stesso anno, con l’avvio dei lavori definitivi previsto per la primavera 2025. Ma in autunno è arrivata la marcia indietro: il 22 novembre, la Regione ha annunciato un nuovo “studio” affidato al Politecnico di Torino e l’abbandono della soluzione temporanea.
«Da allora – sottolinea Valle – non è arrivata alcuna proposta progettuale, gli operatori sanitari sono privi di indicazioni, e il Pronto Soccorso delle Molinette resta in una condizione insufficiente e insicura. Siamo ancora fermi, con gravi ripercussioni sui pazienti e sul personale».
Un attacco politico che mette nuovamente al centro l’emergenza strutturale della sanità piemontese e la distanza tra gli annunci istituzionali e la realtà quotidiana di chi lavora e si cura negli ospedali della regione.