Gio, 19 Set, 2024

Lacrime e commozione per l'ultimo saluto a Kayo, il baby calciatore della Mappanese, vittima di un tragico incidente

Lacrime e commozione ieri pomeriggio, venerdì 14 settembre, per l'ultimo saluto a Kayo Mesquita Sousa, il ragazzo 14enne morto il 29 agosto in un tragico incidente in Spagna mentre era in vacanza con la sua famiglia. 

Non ci è voluto molto per riempire la sala della Casa Funeraria di Leini dove si è svolta la cerimonia Evangelica Admariana di saluto a Kayo, condotta dal pastore Valdomiro Patricio e dai diaconi che hanno tradotto le sue parole in italiano e portoghese perchè come si è tenuto a specificare «Kayo era un ragazzo italo-brasiliano» ed infatti non solo la comunità brasiliana si è stretta intorno alla famiglia - la mamma Adna, il papà Raphael, il fratellino Benjamin in sedia a rotelle ancora con i segni dell'incidente e le sorelline Katlyn e Karolyn - ma anche quella leinicese fatta dei tanti insegnanti e amici e dei compagni di squadra della ASD Mappanese dove da un anno Kayo era entrato a far parte, integrandosi perfettamente e con il sogno di diventare un calciatore professionista. Il calcio era, infatti, la sua passione, insieme alla musica, e infatti, suonava la batteria.

Sulla bara bianca coperta di rose le maglie autografate dei giocatori della Juventus Bremer e Danilo e quella del Milan di Kakà da sempre suo idolo e modello, e sullo sfondo la splendida foto di Kayo che bacia la coppa conquistata solo qualche mese prima. Un contrasto tra la gioia di quel giorno che per lui rappresentava solo l'inizio di un percorso luminoso e il dolore profondo di ieri per quell'incidente che ha infranto i suoi sogni  e le sue speranze. 

Perchè Kayo aveva capito che «come diceva Baggio, sacrificio e duro lavoro costruiscono un ponte tra i sogni e la realtà - come ha sottoleato il presidente della ASD Mappanese, Andrea Graneri  nel suo intervento di saluto -. Una realtà che ti ha visto gioire pochi mesi fa in quel torneo a Collegno. E nessuno di noi poteva immaginare potesse essere l'ultima volta». Kayo aveva la maglia numero 5 ed ora quella maglia ha annunciato Graneri, in memoria di Kayo non la indosserà più nessuno nelle Giovanili in sua memoria.

Tra i presenti anche alcuni rappresentanti dell'Amministrazione, ma soprattutto tantissimi amici, parenti e semplici cittadini che hanno voluto con la loro presenza accompagnare Kayo nel suo ultimo viaggio. 

 

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