Si chiamerà “CicloMappano”: questo il nome e il logo (una figura stilizzata di un ciclista) scelti dopo un lungo percorso partecipativo che ha coinvolto cittadini, associazioni locali e soprattutto gli studenti dell’Istituto Comprensivo Giovanni Falcone di via Tibaldi, guidati da insegnanti e dalle associazioni Laqup e FIAB Torino Bici & Dintorni.
Dopo sei mesi di intensi lavori, sabato 24 maggio è stata inaugurata la ciclovia che collega Mappano a Torino. Un tracciato di 2.620 metri, di cui 1.420 metri realizzati dal Comune di Mappano e il restante tratto dalla Città metropolitana, che ha messo in sicurezza il percorso dal cavalcavia della Tangenziale fino ai confini della Falchera. L’intervento è stato possibile grazie ai fondi della Regione Piemonte e del Ministero dell’Ambiente.
La cerimonia di inaugurazione ha visto la partecipazione del sindaco Francesco Grassi, dell’assessore regionale Andrea Tronzano e del vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo, insieme a numerosi amministratori locali: la vicesindaca Paola Borsello, l’assessore ai Lavori Pubblici Massimo Tornabene, l’assessore al Commercio Davide Battaglia e il presidente del Consiglio comunale Sergio Cretier. Presente anche il parroco, don Riccardo Robella.
Prima del taglio del nastro, gli alunni del Falcone, accompagnati dagli insegnanti e dalla vicepreside Manuela Smario, hanno illustrato ai cittadini i benefici della mobilità dolce, suggerendo anche proposte per migliorare la viabilità locale. A seguire, la pedalata simbolica sul nuovo ponte di via Rivarolo, accanto al Parco Unione Europea.
«La progettazione è stata concertata con la Città metropolitana di Torino e con la Regione Piemonte – spiega Tornabene –. Le risorse ottenute da enti sovracomunali e i fondi comunali hanno permesso di portare a termine gli interventi. La realizzazione della ciclopista è stata accompagnata da una campagna di sensibilizzazione sulla mobilità sostenibile, con il coinvolgimento degli studenti del Falcone, in collaborazione con Laqup e FIAB».
La ciclovia Mappano-Torino rappresenta una delle opere strategiche del secondo mandato dell’amministrazione Grassi, ma è anche un punto di partenza per nuove connessioni, come sottolinea ancora Tornabene: «Non ci fermiamo qui. Puntiamo ora al collegamento con Leinì, per completare la rete verso Volpiano, le Vaude e il Ciriacese. Un progetto ambizioso, che attende di essere concluso da anni».
Sulla stessa linea anche l’assessore Tronzano: «Occorre trovare le risorse necessarie all’interno di una visione strategica delle nuove ciclovie. Le richieste dei cittadini vanno sempre più in questa direzione: è nostro dovere rispondere con infrastrutture adeguate alla mobilità sostenibile. E’ indubbio che molte richieste dei cittadini vanno in questa direzione. Un motivo in più per farsi carico di queste nuove esigenze legate alla viabilità sostenibile».