E, dopo la pandemiaha ripreso il suo percorso con decine tra corsi e laboratori
La tradizionale cena di fine anno dell’Unitre di Mappano, che si è svolta giovedì 15 dicembre, aveva più di un motivo per riunire i suoi iscritti e il direttivo di questo sodalizio. Il 2023 sarà infatti ricordato non solo per aver raggiunto il 25° anno di fondazione, ma anche per aver superato definitivamente i difficili momenti legati alla pandemia da Covid che condizionarono pesantemente le attività culturali.
Nata come “costola” dell’Unitre di Borgaro, grazie all’intuizione dell’ingegner Franco Borsello e di un pugno di mappanesi amanti della cultura e del sapere, questo piccolo gruppo si è via via sviluppato negli anni, arrivando a superare le centinaia di iscritti, confluiti in decine di corsi e laboratori.
Solo il Covid ha temporaneamente fermato la crescita di questa associazione come tante altre. Ma poi l’incipiente ripresa è stata subito colta come un segnale di rinascita culturale mappanese.
Molti i corsi come i docenti che si alternano con le loro lezioni nei locali del salone Garofalo messo a disposizione dall’Amministrazione comunale. Istituzione che non ha voluto mancare alla cena di fine anno, nelle vesti del vicesindaco Paola Borsello, che ha omaggiato Giorgio Folchi, presidente dell’Unitre, con la bandiera di Mappano.
Molti i progetti in cantiere per questo 2024. Oltre ai corsi ed i laboratori tutti già avviati. A partire dalla seconda settimana di gennaio prenderanno il via una serie di conferenze monotematiche tenute da Borsello, e da altri relatori, che spazieranno sulla storia del capoluogo subalpino, gli sviluppi artistici ed architettonici, i suoi protagonisti. Parallelamente ad altri incontri tenuti da storici locali che parleranno delle origini di Mappano con particolare riferimento ai concentrici.
Un lungo percorso di storia ed arte, fortemente voluto dall’Unitre con il sostegno dell’Amministrazione comunale.
