Cento anni di vita e non sentirli... Domenica 29 settembre, Ciriè ha celebrato con una festa in grande stile il centenario di fondazione del suo Gruppo Alpini.
La manifestazione è stata aperta dall'ingresso del vessillo sezionale scortato dai vicepresidenti Mauro Teghillo e Claudio Oddone, accompagnato per l’occasione dal Comandante della Brigata Alpina Taurinense Generale Enrico Fontana. Dopo gli onori alla bandiera lo schieramento ha iniziato la sfilata per le vie cittadine, sulle note della Fanfara della Brigata Alpina Taurinense. Emblematico il transito nell'isola pedonale di via Vittorio Emanuele, gremita di folla festosa. La cerimonia ufficiale ha avuto luogo sulla piazza a ridosso del monumento dedicato agli Alpini.
Dal palco delle autorità ad esordire è stato il capogruppo Carlo Prezzi «era il 1924 quando un gruppo di alpini in congedo fondò il nostro gruppo, da allora cento lunghi anni sono passati è oggi siamo ancora qui per onorare al meglio, quella penna che svetta sui nostri cappelli alpini, un po' logori dal tempo passato ma sempre in ordine come erano ai tempi della nostra naja. Sono onorato di essere io a tagliare questo importante traguardo. In questo viaggio non da solo, ma con validi collaboratori che in quest’ultimo anno si sono prodigati per organizzare tutti gli eventi che in queste settimane abbiamo messo in campo. Ringrazio tutti coloro che nel corso di questi cento anni hanno contribuito ad arrivare a questo traguardo. Oggi purtroppo il numero di alpini si assottiglia sempre più, ma anche in pochi terremo alti i valori alpini che ci contraddistinguono. Un grazie a tutta l’Amministrazione comunale per essere qui oggi e tutti i sindaci dei paesi limitrofi che sono qui con noi a fare festa».
La sindaca Loredana Devietti ha portato il saluto della Città ricordando che gli alpini per il ciriacese, ma non solo, sono un elemento importante per il tessuto associativo. E' seguito poi l'intervento del presidente della Veja Guido Vercellino che ha ringraziato i tanti gruppi provenienti un po' da ovunque.
Prima della chiusura della messa al campo, è stato benedetto il nuovo gagliardetto alla presenza delle madrine Marina Mulatero e Stefania Debernardi.