E' il primo pomeriggio del 19 luglio 1992 quando un’autobomba uccide in via D'Amelio, il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi e Claudio Traina. Sono passati appena 57 giorni da quella di Capaci costata la vita a Giovanni Falcone, alla sua scorta e alla moglie Francesca Morvillo. Questo secondo attentanto sconvolgeancor più l'Italia e scuote, finalmente, le coscienze, rafforzando la determinazione della società a combattere la mafia.
Sono passati 32 anni, ma quelle immagini sono fissate nella memoria collettiva, tanti passi avanti sono stati fatti nella lotta contro le mafie e tanti ne restano ancora da fare e tanto è stato anche fatto per far passare il messaggio di una cultura ed educazione alla legalità.
San Mauro non dimentica e venerdì 19 luglio alle 18,45 proprio in via Borsellino all'angolo con via Speranza è in programma la commemorazione di quella strage efferata - la 32esima edizione - perchè, come ci insegna Libera «coltivare la memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l'indifferenza e ci aiuta, in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare».
L'iniziativa è promossa dal Comune insieme al Tavolo per la Legalità e a Libera contro le Mafie. All'iniziativa oltre agli organizzatori, saranno presenti anche il sindaco di Castiglione Torinese, Loris Lovera, autorità civili e militari e alcuni rappresentanti di Libera.
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