Tallia «sarà anche un modo per sottolineare l’impegno di decine di giornalisti che, spesso pagati pochi euro, raccontano i territori sulle pagine della stampa locale. E Vittorio era uno di loro»
Martedì 30 gennaio alle 15 a Palazzo Ceriana Mayneri, sede dell'Ordine dei Giornalisti del Piemonte verrà consegnata una tessera onoraria alla mamma Caterina e alla famiglia di Vittorio Savoia, il giornalista impegnato a raccontare le vicende della sua città - Settimo Torinese - mancato improsvisamente lo scorso 18 ottobre all'età di appena 36 anni.
La sua scomparsa è arrivata nei giorni in cui si stava apprestando a consegnare i documenti per l’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti ed è per questo che il Consiglio, raccogliendo un appello giunto dai colleghi del suo territorio, ha deciso all’unanimità di assegnarli una tessera onoraria.
La consegna della tessera avverrà nel corso della tradizionale cerimonia di benvenuto per i nuovi iscritti.
«E' una decisione il cui significato, se possibile, vuole andare anche al di là del tributo giusto e doveroso alla memoria di Vittorio che nel suo percorso professionale ha dato voce al suo territorio, quello di Settimo Torinese e della periferia nord della città - spiega il presidente dell'Ordine Stefano Tallia - con una particolare attenzione alle persone in difficoltà. Toccante da questo punto di vista il messaggio che i lavoratori di una azienda in crisi hanno fatto arrivare agli organizzatori del concerto con il quale Vittorio è stato ricordato venerdì scorso durante il concerto che si è tenuto alla Suoneria di Settimo».
E aggiunge «la tessera che consegneremo alla famiglia di Vittorio, vorrà essere anche un modo per sottolineare l’impegno di decine di giornalisti che, spesso pagati pochi euro, raccontano i territori sulle pagine della stampa locale. Un lavoro talvolta sottovalutato e che però è indispensabile per tenere le luci accese su quelle periferie delle quali ci si ricorda solo nel momento dell’emergenza. Invece quei luoghi hanno bisogno di un’attenzione quotidiana: proprio Settimo Torinese, negli ultimi decenni, è stata protagonista di una trasformazione straordinaria, l’esempio di una periferia che ha saputo affrancarsi dagli stereotipi con iniziative che l’hanno resa un caso nazionale di trasformazione urbana positiva. È accaduto anche grazie a colleghe e colleghi che hanno saputo raccontarla ogni giorno: Vittorio era uno di loro e la tessera alla sua memoria serve a ricordare quanto questo lavoro sia prezioso e indispensabile a rendere migliore anche la nostra società».