Un’emozionante Festa della Repubblica si è svolta, ieri, domenica 2 giugno, in piazza Martiri, con la tradizionale consegna della copia della Costituzione ai neo diciottenni venariesi.
Il 2 giugno 1946 gli italiani e, per la prima volta le italiane, furono chiamati alle urne per il referendum il cui risultato con oltre 2 milioni di scarto determinò la vittoria della repubblica sulla monarchia e l'elezione dei deputati che formarono l’Assemblea Costituente che ebbe il compito di redigere la nostra Carta Costituzionale. I 75 membri, tra cui 21 donne, furono chiamati a cooperare alla fondazione di una idea di cittadinanza repubblicana che trovò nella Costituzione una delle massime espressioni.
Sulla scia del ricordo di quel referendum e dei valori che tengono alto il nome della Repubblica, la cerimonia si è aperta con l’alzabandiera e con l’intonazione dell’Inno Nazionale del Coro Tre Valli e sulle note dei musici del Corpo musicale Giuseppe Verdi. A seguire, la lettura del messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella inviato a tutti i Prefetti d’Italia (https://www.quirinale.it/elementi/112734 )
Il discorso è stato letto di fronte a una piazza gremita di persone e alla presenza di tutte le associazioni combattentistiche con i loro labari: i Bersaglieri, la Protezione civile, la Croce Verde, la Pro Loco Altessano Venaria, i Vigili del Fuoco, l'Avis, il gruppo dei Marinai , l'Associazione Nazionale dei Carabinieri, gli Alpini, l’Anpi e infine l’Anioc (Associazione nazionale insigniti onoreficenze cavalleresche). Presente anche la Polizia Locale e una rappresentanza dei carabinieri in servizio.
Sono stati 35 i neo diciottenni che hanno ricevuto la Costituzione: Uma Agostinetti, Christian Alaimo, Christian Alescio, Matteo Avriletti, Elena Berger, Maria Olimpia Bilanin, Filippo Bottero’, Benedetta Brighenti, Ambra Cappai, Rebecca Castro, Martina Cavallone, Giada Coccifero, Emily Crisafulli, Simon Cusimano, Matteo D’Elia, Diego Damato, Federico Del Sole, Christian Demma, Alice De Zolt, Stella Rita Fichera, Denise Gallo, Alessandro Gangale, Martina Ghisu, Davide La Greca, Iacopo Lo Negro, Elisa Maestri, Riccardo Mancuso, Alessandro Martinengo, Fabio Masciari, Lorenzo Mascolo, Aurora Mennoia, Rena Moraru, Greta Papalini, Matilde Partipilo, Alice Pavan, Tommaso Rattazzi, Lorenzo Schiro, Luca Stillavato, Paolo Urbina, Francesco Vinci.
A tutti loro sono stati donati dal sindaco Fabio Giulivi, dal presidente del consiglio comunale Giuseppe Ferrauto e dal generale Luigi Ciniglia, dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia e porta voce del progetto regionale “Patres”, anche due simboli della Repubblica: la bandiera tricolore e la spilla raffigurante il mysotis, "non ti scordare di me” già dedicato al Milite Ignoto dalla Regione Liguria, in occasione di Eurofora 2022, e che ora è diventato il simbolo dei Caduti per la Patria.
«Ai giovani è necessario che si tramandino i nostri valori e i nostri simboli della Repubblica: il nostro Presidente della Repubblica, l’Inno Nazionale, la bandiera, la Costituzione e l’omaggio ai nostri caduti, che per la pace hanno perso la vita. A loro abbiamo voluto regalare il Non ti scordar di me che ha cinque punte che rappresentano la stella simbolo della Repubblica. I petali azzurri come il colore della nostra nazione e il pistillo d’oro rappresentano le nostre medaglie».
Invece il sindaco e il presidente del Consiglio comunale hanno voluto sottolineare l’importanza dell’espressione del voto e dei valori fondanti della Repubblica.
La mattinata per i neo diciottenni si è conclusa con una conferenza tenuta dall’Avis di Venaria per sensibilizzarli al nobile gesto della donazione del sangue.
Durante la mattinata il Gruppo Scout Venaria 1 Agesci all’info point ha venduto fiori e piantine il cui ricavato serve a finanziare tutte le iniziative estive dei loro campi.
Le celebrazioni si sono poi concluse la sera, in piazza Martiri della Libertà, con il concerto di 80 giovani musici dell’Anbima Piemone, diretti dal maestro Riccardo Armari e dal direttore Paolo Belolli. Nel corso della serata è intervenuto Michele D'Andrea con una riflessione sulle parole che compongono l'Inno di Mameli.