Dopo tre anni di attività, il punto vendita Decathlon situato nell’area Conad chiuderà i battenti alla fine di ottobre. La decisione è stata comunicata ufficialmente ai sindacati e ai dipendenti nella serata di lunedì 19 maggio, lasciando sgomenti lavoratori e rappresentanze sindacali.
Secondo quanto riferito dall’azienda francese di articoli sportivi, la chiusura rientrerebbe in un piano di "razionalizzazione della presenza sul territorio torinese”. Una motivazione che però suscita non poche perplessità, considerando che Decathlon ha da poco inaugurato nuovi negozi sia in centro città, in corso Vittorio Emanuele, sia in periferia, in corso Unione Sovietica.
Sindacati in allarme
Ad essere fortemente preoccupati sono i 15 dipendenti del punto vendita, ora a rischio esubero. «È il secondo episodio di questo genere, dopo la chiusura del magazzino di Brandizzo. Siamo preoccupati. È una decisione che ci coglie di sorpresa ed è un colpo durissimo per il territorio» dichiara Luca Sanna, rappresentante della Uiltucs. «L’azienda ha parlato di possibili ricollocazioni, ma sappiamo che non è mai semplice. Chiederemo il supporto delle istituzioni locali: devono essere al nostro fianco».
De Santis (M5S): «La città non può assistere passivamente a questo declino»
Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale Davide De Santis del Movimento 5 Stelle, che ha espresso forte preoccupazione:
«Dopo la chiusura del Bricocenter a fine marzo, ci troviamo di fronte a un altro caso che mette in evidenza la fragilità del settore commerciale in città. Non possiamo rimanere spettatori di questo declino. Ogni chiusura non rappresenta solo la perdita di posti di lavoro, ma anche un colpo all’attrattività economica del territorio, con gravi ricadute su famiglie e comunità».
De Santis chiede un confronto urgente tra istituzioni, commercianti e cittadini per individuare le cause di queste chiusure e costruire una strategia di rilancio che renda il commercio locale più competitivo e sostenibile.
Il sindaco Giulivi: «Chiesto incontro urgente con l’azienda»
Il sindaco, Fabio Giulivi, è intervenuto tempestivamente, annunciando di aver richiesto un incontro con la direzione aziendale per chiarire le ragioni della decisione. «Appena ricevuta la comunicazione, ci siamo subito attivati per ottenere un appuntamento con l’azienda e comprendere i motivi di questa scelta improvvisa. Nei prossimi giorni è previsto un incontro».
Il primo cittadino ha inoltre proposto l’apertura di un tavolo di confronto con l’azienda: «Siamo convinti che la trasparenza e il dialogo siano fondamentali per tutelare lavoratori, cittadini e il tessuto economico locale. Chiediamo un confronto serio e costruttivo».

