Dare i natali ai grandi artisti o ai campioni dello sport è sempre una cosa che inorgoglisce la città o paese grande o piccolo che sia. Un modo per emozionarsi, ma anche veder volare in alto il nome del luogo dove si vive.
Così è stato nei giorni scorsi per Venaria Reale (il cui toponimo vola già alto nel mondo per quella Reggia patrimonio Unesco) e per il più piccolo e discreto San Gillio, il piccolo Comune di poco più di 3mila anime nella città metropolitana di Torino.
Cosa ha accomunato questi due luoghi geograficamente vicini, ma così diversi tra loro? Un nome. Un nome che nei giorni scorsi ha fatto il giro del mondo: Dario Chiadò CT della Nazionale di Spada che il 31 luglio scorso è salita sul gradino più alto del podio, battendo sulla pedana del Grand Palais, all'ultimo minuto, in una finale tiratissima per 30 a 29 la Francia.
Una vittoria in cui c’è anche po’ di Venaria perchè Dario Chiadò, colui che è riuscito a far conquistare al quartetto azzurro (Rossella Fiamingo, Alberta Santuccio, Giulia Rizzi e Mara Navarria) per la prima volta nella sua storia un oro olimpico, è nato proprio a Venaria, candidata a diventare Città europea dello sport 2025, ma anche di San Gillio dove si è trasferito e risiede.
Laureato in Scienze Politiche, Chiadò ha lavorato nel campo della comunicazione e del marketing, muovendo i suoi primi passi sportivi all’Accademia Scherma Marchesa di Torino. La spada è sempre stata la sua grande passione e nel 1993 si è diplomato Maestro di Scherma e nel 1996 ha iniziato la sua collaborazione con lo staff azzurro e per dieci anni è stato il referente del settore Under 20, ha partecipato alle Olimpiadi di Rio nel 2016 e di Tokyo nel 2021. Dal settembre 2021 è Commissario Tecnico della Nazionale.
«Sono felicissimo per le ragazze perché se lo meritavano - ha commentato a caldo Chiadò ai microfoni di Rai Sport -. Oggi abbiamo raccolto quanto meritavamo. Abbiamo sentito il tifo di tutta l’Italia e spero che siano sempre con noi: perché noi sportivi abbiamo bisogno di questo supporto».
E chissà che al suo ritorno da Parigi, Venaria non gli riservi un'accoglienza speciale per suggellare ancor più quella prestigiosa e non scontata candidatura a Città Europea dello Sport 2025 con, magari, un testimonial d'eccezione come Dario Chiadò.
Credits: https://federscherma.it/