Staccare la “spina” ha un effetto benefico come pure abituare i bambini al lento fisiologico scorrere del tempo
La noia è un stato mentale che ci annuncia il bisogno di un cambiamento. Spesso, la mancanza di stimoli vede il suo picco nell’età adolescenziale, comportando apatia e demotivazione. Uno stato di vuoto, di incompletezza o di monotonia che sembra diventare sempre più intollerabile per i giovani di oggi.
Invece di fermarsi, accogliere e ascoltare la propria noia, spesso anche legittima, i ragazzi di oggi ricorrono a via di fuga alternative, ad esempio passando interi pomeriggi al pc, ai videogiochi, con il rischio di una sempre maggiore solitudine e isolamento; abbuffandosi di cibo; oppure cercando di colmarla con alcool, droghe, o con atti violenti a cose o persone.
Si comincia sempre prima e sono sempre più i giovanissimi che fanno uso di sostante alcooliche e stupefacenti e sono in forte crescita fenomeni di bullismo e risse tra pari e non solo.
Alla domanda «perché lo hai fatto?»spesso la risposta è «non so, mi stavo annoiando». Questo è il segnale di una generazione persa e sofferente, con un forte vuoto dentro che sarebbe tanto doloroso sentire.
Cosa possiamo fare noi adulti?
Aiutiamo i ragazzi a riconoscere la noia e a normalizzarla. In una società sempre di fretta non è concesso fermarsi, sentire quello che si ha dentro. Insegniamo loro a stare, non solo a fare. Sdraiarsi sul letto, guardare il soffitto e fare un bilancio della propria giornata o della settimana appena passata. Cosa mi è piaciuto? Cosa avrei voluto andasse diversamente? Come mi sento adesso? Questo aiuta ad ascoltarsi, a stare in contatto con se stessi e ad accettare, senza vergogna o giudizio, le nostre emozioni.
Sento che mi sto annoiando
Bene, decidiamo di cogliere e concederci di essere un po’ annoiati. La noia è un momento di riposo, di riflessione in cui poterci ricaricare. Oppure, se sento che mi sto annoiando posso scegliere una strategia creativa per combatterla. Leggere un libro? Guardare un film? Telefonare ad un amico? Ognuno troverà la sua strategia.
Insegniamo ai nostri bambini il valore del tempo. Impastare la pizza, fare i biscotti, coltivare una pianta: sono esempi di attività non solo di condivisione, ma che abituano al lento e fisiologico scorrere del tempo.
Se ti interessa l’argomento, sono sempre disponibile ad approfondirlo e a rispondere alle tue domande. Ti ricordo il mio numero 3277651096 e la mia mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.