E' disturbo che interessa il 9% della popolazione e che aumenta soprattutto nel sesso maschile e con l'avanzare dell'età
Apnea è il titolo dell’ultimo successo di Emma all’ultimo Festival di Sanremo e che sentiamo alla radio in questi giorni. Ma quanti sanno che esiste anche una Sindrome delle Apnee Notturne?
La Sindrome delle Apnee Notturne (OSAS) è un disturbo respiratorio cronico, sottodiagnosticato e sottotrattato, caratterizzato da frequenti episodi di ostruzione completa o parziale delle vie aeree superiori durante il sonno. Si tratta di una patologia molto diffusa, che interessa il 9% della popolazione generale e che è molto più frequente con l’aumentare dell’età, ma anche nel sesso maschile. Tali apnee possono essere secondarie ad un restringimento della faringe o laringe, all’obesità, alla diminuzione del tono muscolare durante il sonno e a patologie quali l'acromegalia, l'ipotiroidismo e la sindrome di Down.
I sintomi talvolta sono riferiti al medico prima dal pattern che racconta delle apnee notturne, del russamento abituale e rumoroso e della sonnolenza diurna eccessiva. Tale sonnolenza aumenta inevitabilmente il rischio di incidenti stradali ed infortuni sul lavoro. Altri sintomi sono la cefalea mattutina, la difficoltà di concentrazione, la secchezza delle fauci al risveglio e la nicturia.
La diagnosi di OSAS viene effettuata mediante un esame prescrivibile dallo specialista pneumologo: la Polisonnografia, necessario per registrare l'attività respiratoria, il flusso aereo, la frequenza cardiaca e la saturazione di ossigeno durante il sonno.
L'OSAS è associata a diverse patologie, tra cui le malattie cardiovascolari (ipertensione, ictus ed infarto miocardico), la sindrome metabolica con obesità, diabete mellito e dislipidemia, la sindrome ansioso-depressiva ed i disturbi cognitivi.
Il trattamento dell'OSAS dipende dalla gravità della sintomatologia e dalle comorbidità presenti. Le principali opzioni terapeutiche includono la terapia con la CPAP (Continuous Positive Airway Pressure) che consiste nella somministrazione di aria pressurizzata attraverso una maschera nasale durante il sonno, e la terapia chirurgica nei casi in cui sia necessario migliorare la pervietà delle vie aeree superiori.
È possibile prevenire le apnee notturne con una modifica dello stile di vita: perdere peso, astenersi dal fumo (attivi e passivo), evitare alcolici e farmaci sedativi, aumentare l'attività fisica, evitare caffeina e pasti pesanti nelle due ore precedenti al sonno ed infine regolarizzare le ore di sonno.
Il trattamento dell'OSAS può migliorare la qualità del sonno, ridurre la sonnolenza diurna e il rischio di comorbidità. La diagnosi precoce e il trattamento adeguato sono pertanto fondamentali per migliorare la qualità del sonno e ridurre il rischio di comorbidità.