Numerosi ricercatori in tutto il mondo ed in particolar modo nel Massachusetts Institute of Technology (MIT) e presso la University of California San Diego (UCSD), stanno lavorando per completare la realizzazione di un cerotto ecografico che potrebbe rappresentare una rivoluzione nella diagnostica per immagini.
Questo dispositivo, di piccole dimensioni, viene applicato direttamente sulla pelle e consente di effettuare ecografie continue per 48 ore consecutive, fornendo dati in tempo reale sullo stato di salute del paziente.
L’ecografia è una tecnica di imaging che dal 1941 ad oggi ha rivoluzionato la diagnostica medica: si tratta infatti di un approccio sicuro (non emette radiazioni ionizzanti), non invasivo (non richiede incisioni o iniezioni), accurato (fornisce immagini in tempo reale) e versatile (permette di esaminare molti organi e tessuti). Tuttavia, le ecografie tradizionali richiedono attrezzature ingombranti e la presenza di un medico esperto.
L’introduzione di un cerotto ecografico è in grado di fornire immagini in tempo reale dei tessuti sottostanti la pelle, offrendo una serie di potenziali vantaggi rispetto alle ecografie tradizionali, rappresentando un passo fondamentale verso la miniaturizzazione e la portabilità della tecnologia ecografica.
Il cerotto ecografico è costituito da una matrice di trasduttori a ultrasuoni collegati a un sottile strato di idrogel che facilita la trasmissione delle onde ultrasoniche attraverso la pelle. Il dispositivo è alimentato da una piccola batteria ricaricabile e dotato di un modulo di comunicazione wireless che invia i dati a un dispositivo di visualizzazione (smartphone o pc).
I vantaggi che porterà tale cerotto sono molteplici: in primis la possibilità di un monitoraggio continuo che consente la raccolta di dati dinamici, aumentando la precisione diagnostica. Altri vantaggi sono la portabilità dello strumento che è piccolo, flessibile e leggero, l’accessibilità che ne ridurrebbe la necessità di accessi ospedalieri frequenti ed i costi, che potrebbero ridursi rispetto a quelli attuali. I ricercatori hanno riportato un’alta risoluzione delle immagini e un’affidabilità comparabile agli strumenti ecografici tradizionali.
Al momento il cerotto ecografico non è ancora disponibile, ma la sua immissione in commercio, imminente secondo alcuni ricercatori, senza dubbio rivoluzionerà la diagnostica e, di conseguenza, l’assistenza ai pazienti.
Credits: www.ansa.it