"Patrimonio idrico, risorse rinnovabili e ambiente" è il titolo dell’evento in programma lunedì 15 luglio dalle 10 al Centro Risanamento Acque SMAT (Via Po 2) a Castiglione Torinese per ripercorrere i 40 anni dalla costruzione dell’impianto ma, soprattutto, per affrontare le tematiche di grande attualità connesse al trattamento degli inquinanti emergenti, all’innovazione tecnologica e alla trasformazione degli impianti.
Nel corso dei lavori Mariachiara Zanetti, vicerettore del Politecnico di Torino illustrerà la nuova direttiva europea sulle acque reflue e le implementazioni impiantistiche che dovranno essere necessariamente adottate. A seguire un momento d’incontro e confronto tra diverse realtà nazionali, dedicato alle esperienze nel trattamento delle acque reflue da parte delle utilities che gestiscono i maggiori impianti centralizzati di trattamento.
Nel pomeriggio invece è prevista una tavola rotonda fra ARERA, ADBPO, UTILITALIA, Istituto Superiore di Sanità e le Utilities, al termine del quale i rappresentanti di Acea, Acquedotto Pugliese, A2A Ciclo Idrico, HERA, IREN, Nepta Gruppo Italgas e SMAT firmeranno un accordo per sviluppare attività di ricerca avanzata nel settore idrico, per sostenerne lo sviluppo e indirizzarne gli investimenti con l’obiettivo di assicurare ai cittadini un servizio idrico integrato sempre più efficiente e di qualità.
La giornata terminerà con una visita tecnica dell’impianto centralizzato a servizio dell’area metropolitana torinese che si estende su un’area di 141 ettari, conta attualmente 41 Comuni allacciati ed ha una capacità di trattamento di 3.840.000 abitanti equivalenti.
