La vita vita media si è notevolmente innalzata, grazie anche ai progressi della medicina
Una delle domande che mi vengono poste più di frequente nella pratica clinica riguarda l’aspettativa di vita dei nostri animali, e se vi sia una corrispondenza tra la loro età e la nostra.
E' opinione diffusa che il calcolo dell'età di un cane, ad esempio, debba farsi moltiplicando per sette i suoi anni. In realtà, nel cercare un rapporto con l'età dell'uomo, quella di considerare per 7 ogni anno di vita del cane è una regola molto approssimativa e soggetta a molte variabili. Si tratta più che altro di un’indicazione di massima.
Vediamo allora come stanno le cose
L'esperienza pratica insegna che la razza di appartenenza, o meglio la taglia che un cane raggiunge da adulto, può determinare con una certa approssimazione l'età massima e media che può raggiungere il nostro Fido. Sulla base di questo riscontro possiamo dire che i cani di taglia piccola (volpino, spitz, pincher, yorkshire ecc.) sono più longevi: vivono mediamente 14/15 anni e in loro si riscontra spesso una longevità che arriva anche a 19/20 anni; i cani di taglia media (setter, boxer, pastori tedeschi ecc.) difficilmente superano i 14/15 anni, con una età media di 12; quelli di taglia grande e gigante (mastini, alani, pastori maremmani ecc.) vivono mediamente ancora meno, intorno ai 10/11 anni, con punte massime che difficilmente raggiungono i 13/14. Naturalmente ci sono poi le eccezioni, ma queste, come al solito, confermano la regola, e soprattutto vi sono gli incroci, detti anche meticci, che a volte assumono le caratteristiche negative o positive delle varie razze.
Nel fare un paragone con l'età dell'uomo bisogna pertanto usare un minimo di cautela e si devono valutare diversi fattori. C'è poi da dire che la regola dei sette anni, se applicata al primo periodo di vita, ci indurrebbe a commettere grossi errori. Si prenda per esempio il periodo della pubertà: quello dei cani è compreso tra il 7° e il 13° mese, quello dell'uomo fra l'11° e il 17° anno. Come si vede, in questo caso il primo anno di vita di un cane equivale ad un periodo ben più lungo di 7 anni.
Anche per determinare l'inizio dell'età adulta c'è qualche perplessità nel ricorso alla regola dei 7 anni: un cane si considera infatti alla soglia dell'età adulta quando ha due anni, ma non si può dire lo stesso di un uomo di 14 che dovrà aspettare ancora altri 7 anni almeno per raggiungere questo traguardo. I periodi che sembrano avvalorare la tesi dei famosi 7 anni sono, probabilmente, quelli che vanno dai 3 ai 4 anni di un cane, ritenuto il periodo di maggiore vigore fisico (moltiplicando per sette questi anni si ha infatti un risultato di 21/28, età equivalente in un uomo a quella di maggiore vigore); lo stesso, più o meno, può dirsi del periodo compreso fra i 4 e i 7 anni.
Per il resto si deve necessariamente tenere conto della taglia o della razza, quindi per un cane di grossa taglia ogni anno dopo il 6° vale assai di più di 7, per quelli di taglia piccola assai meno.
Per il gatto si può dire che valgono all’incirca le medesime regole, anche se la variabilità di razze e di incroci deve ancora essere studiata ed approfondita meglio. Sia per il cane che per il gatto una cosa comunque risulta evidente: la vita media si è notevolmente innalzata, grazie anche ai progressi della medicina, esattamente come avviene per l’uomo. E come avviene nell’uomo, si riscontrano al giorno d’oggi nei nostri animali tutta una serie di problematiche tipicamente geriatriche che un tempo erano più rare, come certi tipi di malattie cardiache, il diabete mellito, le artrosi, solo per citare alcuni esempi.