In un periodo segnato da crisi sociali e culturali, dove i diritti delle donne vengono spesso messi in discussione, arriva un segnale positivo dal Piemonte: si è insediata la nuova Commissione Regionale Pari Opportunità Uomo-Donna (CRPO), organo consultivo della Giunta e del Consiglio regionale.
Confermando Maria Rosa Porta alla presidenza per un secondo mandato, la commissione si prepara ad affrontare temi cruciali: occupazione femminile, imprenditoria, contrasto alla violenza di genere e lotta contro ogni forma di discriminazione. L’insediamento si è svolto alla presenza di autorità istituzionali e del direttore della Direzione Welfare della Regione Piemonte, Livio Tesio, sottolineando il ruolo della CRPO nel costruire un welfare più inclusivo e attento alle esigenze di tutti.
Il riconoscimento della Regione è arrivato anche in occasione della Giornata Internazionale della Donna, durante l’evento nazionale “Storie invisibili di donne incredibili” promosso a Roma dal Ministero per la Famiglia, con particolare attenzione al progetto “L’Italia delle donne”, che ha messo in luce figure come Francesca Baggio, attiva nel sostegno a donne in difficoltà.
La nuova Commissione è composta da figure di alto profilo, tra cui le vice presidenti Patrizia Alessi e Paola Berzano, già presenti nel precedente mandato, e professionisti provenienti da diversi ambiti sociali e culturali: Luisa Lavecchia, Elisa Chiabotto, Elena Bonifacio-Gianzana, Firial Cherima Fteita, Erika Giacchello, Angela Grimaldi (già assessora a Caselle Torinese), Silvia Lorenzino, Barbara Odarda, Ilaria Panetta, Martina Rossi, Tullia Todros e, nel rispetto del riequilibrio di genere, Salvatore Fiorino. Partecipano anche la neo-consigliera di parità regionale Chiara Cerrato e le rappresentanti sindacali Maria Teresa Cianciotta (UIL), Monica Cat Genova (CISL) e Anna Maria Poggio (CGIL).
Ma il cammino verso la piena uguaglianza di genere è ancora lungo. Come ricordato dalla presidente Porta, serve un impegno concreto e costante: maggiori risorse per i centri antiviolenza, più percorsi di formazione e inserimento lavorativo per donne e minori, e una cultura diffusa del rispetto.
La CRPO si propone come motore di cambiamento sociale, affinché il tema delle pari opportunità non resti confinato agli addetti ai lavori, ma diventi parte integrante delle politiche pubbliche, a tutti i livelli.