Mer, 24 Apr, 2024

Torino, la fontana dei Dodici Mesi tra fiaba e storia. Fu ispirata dal mito di Fetonte, caduto nel Po

Torino, la fontana dei Dodici Mesi tra fiaba e storia. Fu ispirata dal mito di Fetonte, caduto nel Po

L’opera nacque dall’Eclettismo del momento, dal fascino di un mitico passato per dare una forma concreta al futuro

Una leggenda narra che il figlio del dio Elio, Fetonte, dopo aver ottenuto il permesso dal padre si mise alla guida del carro del Sole per dare prova della sua forza. Al greco Fetonte, tuttavia, bastarono poca esperienza e molta presunzione per perdere il controllo dei cavalli. Una corsa fuori controllo a tal punto che distrusse e bruciò la volta celeste. Zeus, che aveva già visto abbastanza, per impedire che la situazione peggiorasse, scagliò un fulmine sul carro che precipitò nelle acque di un fiume.

Era il 1898 quando a Torino e in Italia continuava il conto alla rovescia per l’inizio di un nuovo secolo, il Novecento, ma ricorreva anche il centenario dello Statuto Albertino, che naturalmente andava onorato.

Così, per celebrare l’evento, si pensò di organizzare una grande esposizione generale, il cui progetto venne affidato al famoso architetto, Carlo Ceppi. Ideatore della stazione di Porta Nuova e di numerosi palazzi signorili del centro di Torino, quell’anno Ceppi fu incaricato di disegnare i padiglioni di quella che sarebbe stata l’Esposizione Generale Italiana. Dove? Nel parco del Valentino.

fontana 12 mesi foto 1

Di quell’esposizione, oggi, non è rimasto nulla, se non la Fontana dei Dodici Mesi, dietro cui nel 1898 sorgeva la maestosa costruzione dedicata alla manifestazione. Imponente la struttura dell’esposizione, costruita in legno, gesso e tela, tanto quanto quella dell’immensa fontana di cemento. L’ampia vasca ovale centrale, riempita da una cascata maggiore centrale e due minori laterali, è governata dalle statue che personificano i fiumi piemontesi, la Stura, il Po, la Dora ed il Sangone, e circondata dalle riproduzioni femminili allegoriche dei mesi dell’anno. Insomma, la fotografia del connubio perfetto tra corrente eclettica ed apertura tecnica e stilistica.

Ora, vi starete chiedendo: cosa c’entra Fetonte con l’Esposizione Generale Italiana del 1898?

A volte, proprio dove finisce una storia, ecco che ne inizia subito un’altra più accattivante e misteriosa. Infatti, giunti a questo punto, il mito e la realtà si incontrano, dando vita alla tradizione che continua il racconto.

fontana gennaio

Dovete sapere che Fetonte ed il suo carro precipitarono nelle acque del fiume Po, proprio nel punto in cui fu fatta erigere la fontana. Ma non è tutto. Secondo la leggenda, la frenetica galoppata dei cavalli impazziti provocò la distruzione della volta celeste, che da un lato generò la Via Lattea, dall’altro trasformò la Libia in un deserto.

Prima di avviarmi alla conclusione, cari lettori e care lettrici, vi rivolgo una domanda, che introduce un’altra simpatica leggenda. Avete notato, nel complesso scultoreo della fontana, la somiglianza della statua raffigurante il Po con il politico Karl Marx? Oppure credete che si tratti di puro lavoro di immaginazione? Ad oggi, la risposta è ancora un mistero.

fontana marx

Sarei piacevolmente curiosa di conoscere le vostre opinioni che potrebbero, perché no, avvicinarsi, alla risposta che avrebbe saputo darci lo scultore della statua, Luigi Contratti, se fosse ancora vivo.

Perciò, con la speranza di venirne a conoscenza, concludo dicendovi che se la Fontana dei Dodici Mesi, il deserto libico e la Via Lattea sono stati i frutti di un azzardato atto di inesperienza, allora forse non è poi così male essere un po’ pazzi.

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